«Il Coordinamento Territoriale ha richiesto un incontro – in parte virtuale e in parte in presenza – perché siamo venuti a conoscenza anche se con un po’ di ritardo che è stata aggiudicata la gara d’appalto riguardante la procedura di rimozione dei rifiuti che attualmente si trovano sull’area ex campo nomadi, ovvero l’area interessata dal famoso incendio del 2017 dell’area di Cupa Perillo a Scampia. Nella riunione abbiamo avuto il piacere di avere tra noi l’assessore all’ambiente del comune di Napoli, Raffaele del Giudice – oltre a diverse associazioni del territorio, l’avvocato Nicola Nardella, Comitato lotto P e i consiglieri municipali Claudio di Pietro e Lucio Acciavatti.
È stato un lungo scambio di opinioni con l’assessore che ci ha sottolineato tre date importanti che hanno portato al raggiungimento dell’obbiettivo, ovvero aggiudicare la gara di appalto e partire con la bonifica della zona.
Le date sono:
-Il 14 Febbraio 2020 Invitalia trasmette al gruppo regionale la documentazione relativa alla gara per la realizzazione dell’intervento.
-Il 14 Ottobre 2020 è stato firmato il contratto di appalto per la rimozione dei rifiuti.
-Il 20 Ottobre 2020 viene fatto il primo sopralluogo con la ditta aggiudicataria per procedere all’avvio delle attività.
Ad oggi sono state terminate anche tutte le attività preliminari ed è stato approvato dall’Arpac il piano di lavoro ed a giorni, probabilmente dopo le feste natalizie, inizierà anche con la rimozione dei rifiuti combusti.
Mentre per gli altri tipi di rifiuti, il comune di Napoli gia dall’anno scorso aveva previsto ogni 15 giorni interventi per la rimozione di ingombranti per impedire che i rifiuti andassero a fuoco.
L’ Assessore Del Giudice ha anche chiesto personalmente di istituire un presidio militare dinamico e non statico come invece è attualmente e anche un rafforzamento delle forze dell’ordine nell’area interessata, che si spera si possa avere dopo le festività natalizie.
In questa riunione abbiamo avanzato una richiesta molto importante per noi del coordinamento all’assessore, che è quella di voler partecipare come fronte popolare anche nella fase di analisi dei progetti e vorremmo avere l’opportunità di conoscere da vicino le fasi di sviluppo, una sorta di controllo popolare su tutto quella che sarà la procedura delle attività.
Con nostro piacere abbiamo avuto risposta positiva dall’assessore.
A margine di ogni intervento abbiamo sempre tentato di dare una cornice politica territoriale ribadendo quello che pensiamo possano diventare delle proposte subito attuabili:
Dunque come coordinamento pensiamo che sono necessarie le rimozioni dei rifiuti sull’area interessata dall’incendio, vanno bene le azioni messe in campo da Asia con una cadenza quindicinale di rimozione degli ingombranti, però ovviamente, bisogna migliorare il processo in tutte le sue parti, se è vero come è vero che continuano ad esserci problemi di condizioni igienico sanitarie che diventano un rischio per gli stessi abitanti del campo.
Pertanto sugli sversamenti di rifiuti gettati nell’immediate adiacenze abbiamo chiesto lumi sui progetti riguardanti le telecamere – che fine hanno fatto i finanziamenti fissati inizialmente?
Noi abitanti di Scampia comprendiamo i problemi che ci sono stati e che potrebbero esserci ma questa situazione non può più persistere;
auspichiamo da cittadini, che vada sempre più avanti un’ interlocuzione costruttiva tra le varie istituzioni a tutti i livelli.
A tal proposito è giusto ribadire che non siamo mai stati e non saremo quelli che prenderanno parte a questa divisione tra tifoserie di parte, ci siamo stancati anche di ascoltare questo continuo battibecco tra il presidente della regione e il sindaco di Napoli.
Al di là degli schieramenti politici, i colori e le ideologie, in piena pandemia ci siamo messi in gioco e abbiamo fatto rete con le varie realtà del territorio e abbiamo cercato di essere accanto alle istituzioni, ma ci siamo ripromessi che in un secondo momento ci saremmo seduti a dei tavoli istituzionali non solo per avanzare richieste ma anche per dare suggerimenti e proposte per le risoluzioni dei problemi, certamente in controtendenza alla politica locale di questo territorio che quando sentono odore di notizie utili allo scoop individuale tentano di fare da prime donne per calde il cappello, anche a risoluzione delle questioni già avvenuta, come in questo caso.
Questa politica becera negli atteggiamenti non piace ed è per questo che adesso vogliamo lanciare un messaggio forte è chiaro:
Scampia si è unita, in questo momento il coordinamento non parteciperà a dibattiti inutili organizzati dalla politica locale, ma pretenderá e lo fará in ogni modo che questi problemi annosi siano risolti.
Lavoriamo per le nuove generazioni e loro hanno bisogno anche di poter cambiare il racconto di questo territorio, e sia chiaro: questa volta chi viene a dialogare su questo territorio non troverà più voci isolate ma l’unione di più realtà che ormai hanno la consapevolezza che siamo arrivati al punto di dover risolvere i problemi.
Lo faremo con la massima condivisione possibile contrastando con ogni mezzo le condizioni d’eccezione ataviche e sulle quelli molti costruiscono le fortune personali».
Lo afferma in una nota il Coordinamento Territoriale Scampia.
