Dici raffioli e pensi ai ravioli. Non si tratta soltanto di una casuale assonanza quella tra i dolci di Natale tipici della tradizione napoletana e la diffusissima pasta fresca. Basti pensare che nel Settecento le monache benedettine del monastero di San Gregorio Armeno, nel cuore del centro storico di Napoli, si ispirarono proprio ai ravioli già commercializzati nel Nord Italia, per dare vita ad un altro “raviolo”, un dolce particolarmente saporito, dalla forma ellittica.
Si tratta di una pasta simile al pan di spagna e ricoperti di una glassa bianca a base di zucchero. Un dolce che non può assolutamente mancare dalle tavole di Napoli, per tutto il periodo delle feste di fine anno.
Dalla pasticceria Seccia, in via della Concordia ai Quartieri Spagnoli, dalle sapienti mani del maestro Franco Seccia escono più volte al giorno i raffioli nella versione raccomandata dalla tradizione e nelle varianti, in cassatina nera o al cioccolato.
