72 anni, a lungo direttore di Banca – BNL in agenzia di provincia tra Napoli e Caserta, Salvatore Cerasuolo, ha da sempre difeso la sua Secondigliano dai luoghi comuni pur denunciandone contraddizioni e problematiche, riscontrate nella sua vita da residente del quartiere.
I ricordi d’infanzia di Salvatore sono soprattutto legati ai giochi in strada quando i campi di pallone di fortuna diventavano il terreno di amicizie diventate inossidabili, luoghi di aggregazione indimenticabili dove trascorrere giornate all’aperto, con una spensieratezza unica e la consapevolezza di essere al riparo da ogni pericolo.
«Ricordo come se fosse ieri – racconta a Periferiamonews – le partite a pallone nella zona di Fosso del Lupo, vicino alla caserma, ex scuola media Giovanni Pascoli I. Il luogo a cui più sono legato resta corso Secondigliano strada che, purtroppo, nel corso degli anni, da biglietto da visita è diventata simbolo di un degrado dilagante a cominciare dalla mancata pulizia».
Secondo Cerasuolo, la vera sfida per immaginare un futuro all’insegna della vivibilità non potrà prescindere dal binomio: cura del verde pubblico e completamento delle stazioni della metropolitana.
«Il Parco San Gaetano Errico, l’unico polmone verde del quartiere, tra allerte meteo e problemi di manutenzione, spesso è chiuso al pubblico. Mi auguro che con i finanziamenti previsti possa ritrovare lo splendore iniziale e diventare centro di iniziative per giovani, famiglie e anziani. La metro? Quando finalmente saranno accorciate le distanze tra centro e periferia e per i servizi non sarà necessario spostarsi, per forza, al centro, potremo dire di avere un’unica città senza quartieri di serie A e serie B».
