Grande successo per la festa della Madonna della Luce tenutasi a Masseria Luce a San Pietro a Patierno, masseria patronale del 1700 con una lunga storia alle spalle, attualmente adibita a Museo – Laboratorio della Civiltà contadina. Dopo il periodo di pausa obbligata a causa della pandemia, la “Masseria Luce” torna a risplendere e riprende le sue attività, come ci ha spiegato l’organizzatore della tradizionale festa della Madonna della Luce, il professore Antonio Esposito: «La Masseria porta avanti delle attività annuali che si tengono nel cortile o nel cellaio: si parte a Natale con il presepe vivente, per cui siamo già a lavoro, che durerà fino al 6 gennaio e che ingloba anche i mercatini di Natale, a febbraio si terrà il Carnevale, a maggio partecipiamo come sempre al “Maggio dei Monumenti” e poi c’è “luglio in Masseria”, oltre che la tradizionale festa della Madonna della Luce».
Proprio in merito alla festa che si è tenuta nei giorni 23-24 ottobre, il professor Esposito spiega: «La festa si è svolta in due giorni, sabato alle 17.30 si è tenuta una conferenza sulla storia, le tradizioni e le origini della cappella di Santa Maria della Luce e subito dopo è stato organizzato uno spettacolo musicale in onore della Madonna della Luce. La festa è proseguita domenica alle 17.30 con la messa e successivamente con canti devozionali popolari animati da Enzo Tammurriello e Mario Guarino, sempre in onore della Madonna. È stato poi preparato un altro spettacolo musicale dal coro della Masseria Luce diretto dal maestro Mauro Franzese».
L’affluenza è stata notevole soprattutto per la messa e, durante i festeggiamenti, è stato possibile visitare gratuitamente il Museo della Civiltà contadina. Il Museo ha festeggiato quest’anno il suo ventennale, poiché agli inizi del 2000 è nato semplicemente come mostra di attrezzi agricoli. Attualmente è organizzato come un museo vero e proprio con 3 sezioni: religiosità popolare, agricoltura e mestieri e infine la sezione documenti, ovvero dove si trova la biblioteca. Il museo è aperto tutti i giorni dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 19, tranne il lunedì che è riservato alle scuole su prenotazione. Una struttura di grande valenza storico – culturale che ci aiuta non solo a riscoprire il mondo agricolo attraverso il museo, ma che si apre anche ad altre interessanti iniziative durante tutto l’anno.
Sara Finamore
