“Apprendo con vivo interesse da parte del Presidente della Settima Municipalita’ Troiano e del consigliere comunale Esposito, che il bene confiscato di via Di Maro a Secondigliano non sarà destinato alla funzione di centro di prima accoglienza, bensì a finalità sociali, nello specifico, a centro per l’integrazione sociale nel territorio e nella comunità locale di persone immigrate regolari e giovani, anche con profili di vulnerabilità e fragilità, attraverso processi informativi e formativi per l’acquisizione di competenze necessarie per l’avviamento al lavoro.
A tal proposito ricordiamo che in via Cupa Capodichino c’è un centro antiviolenza donne attivo, guidato dalla dottoressa Anna Nesi e potrà senz’ altro fornire un valido aiuto di supporto psicologico e altro alle giovani donne immigrate e non vittime di violenze.
Ben vengano queste iniziative a carattere sociale nel nostro territorio”.
Lo afferma in una nota Giuseppe Alviti,
