«In merito al bene confiscato alla camorra di via Di Maro, a Secondigliano, dispiace leggere ancora volta un’affermazione non veritiera. Già nella scorsa consiliatura la questione fu risolta da noi personalmente e dall’assessore comunale allora delegato. Pur non potendosi allontanare di molto dalle finalità, essendo fondi che consentivano un ripristino della struttura per l’accoglienza e l’integrazione degli immigrati, leggendo attentamente il bando, si può capire, come questa struttura non sarà destinata alla funzione di centro di prima accoglienza, bensì a finalità sociali, nello specifico, a centro per l’integrazione sociale nel territorio e nella comunità locale di persone immigrate regolari e giovani, anche con profili di vulnerabilità e fragilità, attraverso processi informativi e formativi per l’acquisizione di competenze necessarie per l’avviamento al lavoro. Continua quindi la campagna denigratoria e non veritiera dell’opposizione municipale, ma nessuna proposta concreta è pervenuta, a circa due anni dall’inizio della consiliatura».
Lo affermano in una nota congiunta il presidente della commissione Legalità e Beni confiscati del Comune di Napoli, consigliere Pasquale Esposito ed il presidente della Municipalità 7 Antonio Troiano.
