I bioritratti: Ciccio Merolla, dai Quartieri Spagnoli alla “Malatia” che ha contagiato l’estate

Uno dei tormentoni estivi del 2023 è targato “Napoli”: si tratta della canzone “Malatia”, di (Francesco) Ciccio Merolla. Possiamo quindi dire che l’estate di quest’anno si è tinta anche del colore azzurro napoletano. Accanto a “Fragole” di Anchille Lauro, “Mon Amour” di Annalisa e “Italdisco” dei casertani The colors, c’è questo artista partenopeo che ha composto “Malatia”, ispirandosi ad una canzone colombiana e al dialetto napoletano. Il brano di Merolla riprende il ritmo di “Guataqui”, di Martina Camargo, cantante sessantenne nata a San Martin de Loba. Il titolo originale è il nome di una città colombiana.

La canzone, dall’atmosfera tribale e dal ritmo incisivo e seducente, non poteva essere ignorata da Ciccio Merolla, che non solo non è rimasto indifferente, ma l’ha rilanciata in Italia e all’estero, seppur cucendole addosso un testo napoletano.

“Malatia” si dice quando si prova un amore straordinario verso l’amata (o l’amato), qualcosa di più della passione, un vortice dalle emozioni forti da toglierti il fiato.

Ciccio Merolla nasce a Napoli il 10 novembre 1969, nei quartieri spagnoli. Inizia sin da piccolo a cullare la passione per la musica a percussione, quando è un po’ più grande si esibisce con gli amici in largo Baracche. Dopo un’ esperienza con il gruppo napoletano “Panoramics”, band con caratteristiche del “prog.” italiano, Ciccio mette al centro della propria musica le percussioni. Collabora con Edoardo Bennato, James Senese e con Enzo Gragnaniello, poi incide il primo album, “Nun pressà o’ sole”, è l’anno 2004 e per questo artista napoletano si aprono le strade per progetti molto intererssanti, che sfrutterà pienamente.

Nel 2008 esce “Kokoro”, che avrà riconoscimenti nell’ambito della musica etnica.

E’ stato protagonista di diverse iniziative benefiche e ha voluto rappresentare, con i propri testi e i propri ritmi, una Napoli, ora bella e colorata, ora aggressiva ed inquieta, sempre con la competenza di chi ne sa, della musica e dei quertieri partenopei. Senza tralasciare l’ironia.

“Malatia”, ha avuto mezzo miliardo di visualizzazioni, da tutto il mondo, anche perchè Merolla ha saputo dare a questo brano un’impronta che attira una vasta platea di persone, dai giovani agli anziani, da chi nella musica ricerca il ritmo e la potenza e chi invece apprezza il dialetto napoletano in un brano così popolare: ” Malatìa malatìa, pe’ mme tu sì ‘na malatìa, malatìa malatìa, tu fai over pur ‘e bucie (…) “.

Memorabile è l’esibizione di Ciccio Merolla alle percussioni nella Notte Bianca di Salerno del 2019, nell’interpretazione di “Indifferentemente” con Mario Trevi e la sua band.

Questo artista è stato anche protagonista di due film: “Radici” del napoletano Carlo Luglio e “Song’e Napule” dei Manetti Bros.

Fabio Buffa

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