Quarant’anni fa il pubblico italiano conosceva Pietra Montecorvino; era infatti il 1983 quando uscì il film di Renzo Arbore, “FF SS cioè … che mi hai portato a fare sopra a Posillipo se non mi vuoi più bene?”. Protagonista indiscussa di questa pellicola è un’attrice napoletana di 21 anni, proveniente da una famiglia della borghesia partenopea, nella quale lei ha sempre avuto l’indole della ribelle. Si chiama Barbara D’Alessandro, ma ha scelto il nome d’arte di Pietra Montecorvino, come la piccola località foggiana di origine bizantina.
Il film registra un successo notevole, anche grazie a quella strana creatura, che interpreta la parte di Lucia Canaria; esile, dalla foltissima capigliatura arruffata, smandrappata, con una voce roca ma originale, che canta stupendamente bene la colonna sonora, “Sud”. Questa canzone diventerà un inno del meridione, grazie agli autori (Renzo Arbore e Claudio Mattone), ma è Pietra che saprà interpretarla in modo struggente e graffiante.
Nel 1986 Barbara, anzi Pietra, conosce Eugenio Bennato, che la chiama per uno spettacolo in giro per l’Europa; lei accetta e nell’arco di qualche settimana il loro rapporto professionale diventerà anche sentimentale. Una storia d’amore e musica, da cui nasceranno due figli, Fulvio, che ha continuato la strada artistica dei genitori e Carola, impiegata al Parlamento europeo.
Nel 1988 Pietra Montecorvino, che è nata a Napoli il 2 dicembre 1962, si esibisce nel film “Cavalli si nasce” di sergio Staino.
“Volevo fare l’attrice, poi mi sono ritrovata cantante”, confessò alcuni anni fa, quasi a voler mescolare le due arti, intendendole, per lei, un tutt’uno inscindibile.
Nel 1988 incide il suo primo disco, che contiene “Una città che vola” e “Tutta pè mme”.
Collabora con Angelo Braduardi in “Pane e Rose”, mentre nel 1991 esce “Segnorita”, scritta per lei da Edoardo ed Eugenio Bennato: nello stesso anno riceve il Premio Tenco, come migliore interprete del ’91.
Il 1992 è la volta del Festival di Sanremo: in coppia con Peppino di Capri propone “Favola blues”.
L’offerta musicale di Pietra si rafforza ancora di qualità, così arriva “Malamusik”, uno spettacolo dove propone la musica napoletana dei vicoli. Più in là nel tempo, Malamusik diventa un evento di prosa e canzoni, che darà vita ad un libro: “unica nel suo genere, una persona autentica che non si lascia intimidire dal potere della realtà”, scrive John Turturro nella presentazione di questa pubblicazione.
Pietra Montecorvino è un fiume in piena di spettacoli e di progetti, di collaborazioni (tra cui Battiato e i Gipsy Kings) e di album.
Fino ad oggi ha inciso una ventina tra album in studio e 45 giri, ha recitato in una decina di film, ricevendo innumerevoli premi. Per non parlare dei concerti live.
Questa artista è un prodotto tutto partenopeo, che ha avuto la capacità di trasformare quella voce ruvida in un marchio di successo, come se, attraverso le corde vocali, volesse graffiare tutto ciò che le sta intorno. Ma con umanità e dolcezza.
Fabio Buffa
