Secondigliano, una targa ricordo per Lino Apicella nella sua scuola: iniziativa al plesso “Caro”

Da oggi una targa, affissa nell’atrio del plesso “Caro” di viale delle Galassie, a Secondigliano, dell’istituto comprensivo Pascoli 2 Caro Berlingieri, ricorda il sacrificio di Pasquale Apicella, l’agente scelto del commissariato Secondigliano, morto tre anni fa in servizio mentre, a calata Capodichino, tentava di fermare una banda di malviventi che aveva svaligiato un bancomat.

La scelta della scuola non è stata casuale. Alla media “Caro”, quando era collocata nella vecchia sede di traversa Maglione, Lino infatti aveva studiato negli anni ’90.

La targa è giunta a conclusione di un interessante progetto, dal titolo “FA RETE – sociale e legalità,  promosso dall’associazione “La Squadra di Santo” che ha coinvolto l’istituto diretto dalla professoressa Monica Marasco, attraverso tre momenti ricchi di significato, tutti caratterizzati da una fattiva partecipazione degli studenti che a Lino hanno dedicato disegni, lettere, poesie, dialogando con i familiari del poliziotto, ribadendo il proprio impegno per la diffusione della cultura della legalità.

In ricordo del poliziotto anche l’esecuzione, particolarmente emozionante, del brano “Black Morpheus”, da parte dell’orchestra scolastica diretta dal professor Ascione.

Non una cerimonia formale ma un abbraccio corale rivolto alla memoria di Lino, che i ragazzi hanno conosciuto attraverso un attento lavoro preparatorio condotto dalle docenti referenti della legalità, Edy Bellatalla e Maria Sola.

Presenti all’iniziativa i due rappresentanti dell’associazione promotrice, Giovanni Ganna e Giampaolo Mattei, la moglie di Lino, Giuliana Ghidotti, che ha scelto di vestire la stessa uniforme del marito, i genitori di Lino, il presidente della Municipalità 7 Antonio Troiano, il vice Giuseppe Grazioso, il consigliere delegato alla Legalità Vincenzo Mancini, il consigliere Raiola, il comandante della u.o. Secondigliano della polizia locale, maggiore Maurizio Guerra, il comandante della polizia municipale di Arzano, colonnello Biagio Chiariello.

«Siamo lieti di operare in un territorio difficile ma ricco di potenzialità e soprattutto di sostenere ogni iniziativa volta alla diffusione della cultura della legalità e della non violenza» ha affermato la dirigente scolastica Monica Marasco, ringraziando le forze dell’ordine per la costante vicinanza alla scuola.

«Lino non era un eroe con il mantello – ha spiegato il dirigente del commissariato Secondigliano, il vicequestore aggiunto Raffaele Esposito – ma un ragazzo con le proprie paure e fragilità, con un grande senso del dovere e della legalità. Avere paura è legittimo ma la paura non ci deve bloccare nell’avere il coraggio di far sentire la propria voce se un amico ha subito atti di bullismo, sopraffazioni, il vero eroismo è questo. Non fate sì che strumentalizzino la vostra appartenenza a questo territorio. Non siete Gomorra, o quello che spesso sentiamo in TV».

Esposito ha ribadito il proprio impegno ad ascoltare le problematiche dei ragazzi, in materia di sicurezza, in particolare sul tema delle baby gang rispetto al quale è stato sollecitato in una delle domande poste dagli studenti.

Gli ha fatto eco il comandante della stazione dei carabinieri, maresciallo Luigi Di Pastena: «Questo è un quartiere caratterizzato da insidie ma pieno di risorse. Siamo qui per risolvere queste insidie, in una sinergia di intenti con la scuola. Da futuri cittadini di questa città continuate a guardare a Lino come un esempio».

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