Beni confiscati, 190 immobili ancora da destinare: allarme del Procuratore Di Mauro

Marano: Codice Antimafia, revoca, utilizzo e vendita dei beni confiscati: a Marano solo 100 beni sono stati consegnati e più altri 190 ancora da destinare. Sono questi gli argomenti illustrati nel convegno organizzato dal Comune di Marano e dall’Ass.Naz. Forense di Napoli Nord, che si è tenuto nel teatro della Scuola Alfieri  di Marano. In tale cornice il Procuratore Agg. di Napoli Nord, Maria Di Mauro, intervenuta all’ incontro, dopo aver effettuato un’analisi accurata sulla necessità di riutilizzare e non abbandonare i beni confiscati, si è rivolta al rappresentante dell’Agenzia Nazionale dei Beni Confiscati Gianpaolo Capasso, chiedendogli: l’Agenzia ha la possibilità di vendere un bene che non ha la destinazione? Inoltre se c’è l’obbligo da parte dell’Agenzia di revocare l’assegnazione quando l’Ente assegnatario non lo ha utilizzato per due anni?”. Interrogativi che hanno subito trovato risposta. Lo scenario dipinto dal dirigente Gianpaolo Capasso dell’ANBSC è stato scioccante: <I numeri emersi in ambito nazionale ci dicono che su 22 mila immobili, poco più del 50% sono stati utilizzati e che i provvedimenti di revoca gestiti di concerto con la prefettura, vengono fatti solo quando c’è una condotta illecita o, per mancato utilizzo. Se l’Agenzia dovesse revocare tutti i beni non utilizzati e di fatto abbandonati dal 2000, questi -conclude Capasso, supererebbero i 10 mila>. 

Da qui l’invito da parte del rappresentante dell’Agenzia ANBSC e del Procuratore DI Mauro al Comune di Marano, di interloquire con gli Enti preposti : <non per far sentire il fiato sul collo al Comune – spiega la dottoressa Di Mauro, ma allo scopo di valorizzare e di mettere in circolo il patrimonio confiscato alla camorra>. Il Sindaco di Marano Matteo Morra ha ribadito l’intenzione dell’ Amministrazione comunale a collaborare con i soggetti istituzionali e ad avere quel link con gli uffici di procura, prefettura e Agenzia per sfruttare al massimo le opportunità offerte dall’utilizzo dei beni confiscati alla criminalità. Il Consigliere Regionale Giovanni Porcelli, ha invece evidenziato come: <La gestione efficiente dei beni confiscati alle mafie non è solo doverosa ma indispensabile a dare un segnale di forza e di presenza dello Stato>. Alla tavola rotonda hanno preso parte anche l’Avv. Gianfranco Mallardo, l’Avv. Clorinda Maisto, e l’Avv. Davide Di Luccio che hanno in linea generale spiegato il compito dell’avvocatura nei beni confiscati, dell’importanza del recupero degli immobili sequestrati e soprattutto di non lasciare da soli gli operatori del terzo settore che devono essere aiutati ed accompagnati in questo difficile compito. A conclusione dei lavori la dottoressa Di Mauro di fronte ad un discorso cosi pregno di giustizia e amore verso la comunità maranese, con un gesto sincero e libero da influenze politiche o, criminali è stata avvicinata da un cittadino perbene che le ha donato dei fiori, simbolo tangibile di gratitudine nei confronti del Procuratore per l’instancabile impegno a favore della città. Un dolce riflesso dell’affetto della comunità per il prezioso contributo della magistratura e delle forze dell’Ordine nel ribadire la presenza dello Stato in un territorio difficile.

Angelo Covino

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