Secondigliano, intitolata alla presenza degli studenti una strada a Gianluca Cimminiello

Da oggi Secondigliano ha una strada intitolata a Gianluca Cimminiello, il tatuatore di 31 anni, ucciso dalla camorra, nel suo studio, sulla Circumvallazione esterna, a Casavatore, il 2 febbraio 2010. Il giovane fu ammazzato per aver pubblicato sul suo profilo Facebook un fotomontaggio che lo ritraeva con un giocatore. Un post che – secondo quanto accertato dai magistrati –  indispettì un tatuatore di Melito, che chiese al clan di riferimento di punire lo sgarro.

All’intitolazione di IV traversa corso Italia a Cimminiello erano presenti, insieme ai familiari del giovane e di altre vittime innocenti, rappresentanti delle istituzioni, della Chiesa e una delegazione di studenti dell’istituto comprensivo 80° Berlinguer e del 61 Sauro Errico Pascoli, ai quali la Municipalità 7 ha consegnato delle bandierine in ricordo della giornata commemorativa.

«Di fonte alla storia di Gianluca – ha affermato la sorella Susy Cimminiello, affiancata dai referenti di Libera e del Coordinamento vittime innocenti della camorra – non ci sono divisioni. È l’intera città che oggi abbraccia Gianluca dedicando a Secondigliano una strada ad un ragazzo perbene, un artista, un appassionato di tutto ciò che faceva, perché il suo sacrificio non sia mai dimenticato».

Parlando dell’impegno costante dei familiari di vittime innocenti della camorra, il presidente della Municipalità 7 Antonio Troiano ha evidenziato: «È la dimostrazione di come un momento di dolore atroce sia stato trasformato nella forza per promuovere la cultura della legalità in particolare nelle scuole, parlando alle nuove generazioni».

Presenti per il “parlamentino” anche gli assessori De Martino e Marotta, il consigliere con delega alla legalità Mancini, i consiglieri Errichelli, Moschetti, Piscopo, Raiola, Scala, Tonicello, il direttore Sivo; per il Comune il presidente della commissione Legalità, consigliere Pasquale Esposito; per l’Arma dei Carabinieri, il comandante della stazione Secondigliano, maresciallo Luigi Di Pastena. Ha partecipato, inoltre, l’ex sindaco di Napoli Luigi de Magistris.

La targa è stata benedetta dal parroco dei Sacri Cuori, padre Luigi Arena, che ha invitato i giovani a seguire la rotta della legalità, conservando nei propri cuori il ricordo di Gianluca. Presenti anche il viceparroco, padre Giuseppe Rinaldi e il parroco di Cristo Re, don Francesco Minnelli.

«Questi momenti – ha detto il vicesindaco con delega alla toponomastica Laura Lieto, concludendo la cerimonia di intitolazione – non possono sostituire la perdita di una persona cara, ma sono un modo per stare vicini alle famiglie di chi è stato vittima di una violenza cieca che le ha investite senza una ragione».

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