Ancora minacce per Marco Doria, membro della 2ª commissione speciale anticamorra della Regione Campania. Un ordigno pronto ad esplodere è stato rinvenuto dai Carabinieri del Gruppo di Ostia e della Compagnia Cassia davanti all’abitazione del Presidente Doria. I militari, nel corso di un normale controllo di vigilanza, hanno notato un pacco sospetto davanti al cancello della villa del presidente. Durante le operazioni di disinnesco dell’ordigno effettuate dagli artificieri dell’Arma dei Carabinieri, altri militari provvedevano alla bonifica del giardino dell’abitazione e sotto una siepe rinvenivano un ordigno già esploso in precedenza. “L’esplosione – racconta Doria – risale a mercoledì scorso quando in casa c’era solo mia madre, che ha 82 anni, la quale, per non farmi preoccupare, mi informava del forte boato solo la sera al mio rientro in casa. Un mese fa – continua – siamo stati oggetto di minacce in via dell’Archeologia a Tor Bella Monaca, minacce fatte da un gruppo di spacciatori che, disturbati nella loro attività, minacciavano il sottoscritto e la scorta con dei coltelli. Mentre un paio di mesi fa era accaduto sempre a Tor Bella Monaca, ma questa volta in via Ferdinando Quaglia, dove veniva posizionato sull’autovettura della scorta da me utilizzata un plico con dentro materiale esplodente”. Marco Doria ha svolto per circa un anno l’incarico di Delegato all’ambiente e Rifiuti del Municipio VI di Roma, un quartiere dove la delinquenza abbonda e ci sono circa 1800 persone tra arresti domiciliari e soggetti con obbligo di firma. Ha rassegnato le dimissioni dopo l’ennesima minaccia e dopo che la macchina della scorta era stata danneggiata sotto gli uffici del Comune di Roma. Per cinque anni è stato nella giunta Raggi con l’incarico di Presidente dei Parchi e ville storiche, dove gli è stato tributato un encomio solenne. Attualmente vive sotto scorta. È membro della 2ª commissione speciale anticamorra della regione Campania ed è Presidente dell’Università Unisrita di Roma. Dopo l’ennesimo pacco bomba è stata aperta un’indagine contro ignoti. Ogni minaccia è un tentativo di mettere in discussione il suo impegno alla lotta contro la criminalità organizzata, ma il principe Doria continua con decisione la tua attività, non essendo disposto ad arrendersi alla paura. Il suo coraggio e la sua determinazione sono un esempio da seguire all’insegna della giustizia e della legalità.
Angelo Covino
