Settanta anni fa, nell’ottobre del 1954, un violento nubifragio sconvolse la città di Salerno e La Costiera amalfitana provocando oltre 300 morti, centinaia di feriti e migliaia di senzatetto. Si trattò di uno dei primi grandi disastri naturali che colpirono il Paese che ancora portava i segni delle ferite della guerra e ancora non si era dotato di un sistema di protezione civile
L’evento viene ricordato nel libro “A scuola! A scuola!”, prodotto dal SeLF – Secondigliano libro festival – che sarà presentato il 6 giugno alle ore 10,00 presso la scuola primaria dell’istituto “Matteo Mari” di Salerno. Alla presentazione interverranno la dirigente Mirella Amato e i giornalisti Ottavio Lucarelli, presidente dell’Ordine dei giornalisti della Campania, e Eugenio Ciancimino, già responsabile della redazione della Campania dell’AGI – Agenzia Giornalistica Italia.
Il nubifragio fa parte dei ricordi dell’autore, il giornalista Salvatore Testa, che nel ’54 frequentava a Napoli la prima elementare e la maestra chiese ai bambini di imparare la loro prima poesia, “Er Zinale”, composta appositamente da una bambina gravemente ammalata, Raffaella La Crociera e inviata alla RAI perché potesse servire a raccogliere fondi per i sinistrati. La poesia fu messa all’asta e “venduta” per 500 mila lire e la sua diffusione con la radio contribuì allo scopo che si era prefissa la piccola inferma.
Salvatore Testa e il SeLF – Secondigliano libro festival – con questo libro, che è stato regalato ai bambini delle quinte classi della primaria, intendono raccontare ai ragazzi di oggi come funzionava la scuola nel ’54 e come si viveva nei vicoli di Napoli settanta anni fa. in esso c’è anche un altro riferimento alla città di Salerno, dove l’autore da ragazzo andava in vacanza a casa degli zii, ed è la presenza sul lungomare di Torrione dell’istituto Matteo Mari, sulla cui facciata spiccava imponente la parabola del buon seminatore “Il seme cadde in buon terreno e germogliò e crebbe rigoglioso” che Testa ha adottato come filosofia di vita.
