Quando Ultimo si ritrova a Napoli si crea sempre una magia particolare: si potrebbe proprio dire che si percepisce proprio “Quel filo che ci unisce” e con questa doppietta allo stadio Maradona nei giorni 8 e 9 giugno lo ha dimostrato nuovamente.
Il cantautore romano, infatti, non ha mai nascosto l’amore per la città partenopea tanto da cimentarsi di recente in un duetto in napoletano con il rapper Geolier ne “L’ultima poesia”: tanta l’attesa per questi show, che sono stati gli ultimi in città prima della pausa annunciata per l’anno 2025 e già nei giorni precedenti, Moriconi ha alloggiato nei pressi del lungomare ed è stato accolto dal calore dei fan, che lo hanno atteso numerosi anche solo per un breve saluto.
Ad aprire i concerti una intro coinvolgente e poi il boato per la prima canzone, “Il capolavoro”: Ultimo comincia fin da subito a ricercare il contatto con il suo pubblico, cantando per l’intera lunghezza della passerella e lasciandosi emozionare dall’affetto dei napoletani.
Nella data di sabato, ha emozionato i circa 40 mila spettatori una proposta romantica di matrimonio fuori programma quando il cantautore romano ha fatto salire, a sorpresa, sul palco la coppia e dopo averli fatti sedere su una panchina preparata per la sua esibizione, ha intonato per loro la canzone “Quei due innamorati”, tratta dal suo ultimo album: “Siete sicuri? Non voglio fa il prete” risponde scherzoso il cantante guardando i due giovani. Cambio di scaletta per la data del 9 giugno, dove questo brano è stato sostituito da “Lunedì”, sempre tratto dal suo lavoro discografico “Altrove”.
Il momento più toccante dello show è stata senz’altro l’esibizione di “Alba”, canzone portata al Festival di Sanremo 2023: Moriconi, infatti, ha deciso di utilizzare le parole introspettive e intime del brano per riportare l’attenzione sulla guerra in Medio Oriente, lasciando scorrere sul ledwall le immagini e i video delle popolazioni che stanno soffrendo il conflitto, per poi lanciare un messaggio di speranza e di pace. Lui emozionato, così come il pubblico, si gode il lungo applauso e per qualche secondo cade un silenzio che vale più di mille parole.

Una canzone dietro l’altra, senza stacchi, ma tanta emozione: su “Quel filo che ci unisce” partono sul maxischermo le immagini di lui con la sua fidanzata Jacqueline, presente al concerto.
Subito dopo aver cantato “Pianeti”, Ultimo lascia volare via un palloncino rosso: “Grazie Napoli. Questo amore me lo porto dentro. Mi piace pensare che abbiamo tutti qualcuno lassù, che ci guarda e ci protegge. Mi piace pensare questo”.
Ma assistere ad un suo concerto, non vuol dire solo emozione pura, ma anche tanto divertimento come accade sulle note di “Vieni nel mio cuore” e “Ipocondria”, dove l’intero stadio ha saltato a ritmo.
Particolare attenzione da parte del cantante è stata riservata a “stare tra la gente”: infatti, oltre la solita passerella, il palco aveva una piattaforma che ha permesso ad Ultimo di sollevarsi, raggiungendo anche la visuale dei settori superiori dello stadio, regalando un mashup piano e voce.
Come da tradizione, il concerto si chiude con il suo brano-manifesto “Sogni appesi” e con i fuochi d’artificio che hanno illuminato il Maradona.
Anche questa volta, come in ogni sua tappa, Ultimo ci lascia così, “senza parole e gli occhi lucidi”, così come per lui è stato vivere in queste due date lo stadio sold out.
Sara Finamore
