“Uniti nella legalità”: questo il titolo ambizioso dell’evento, ma la riuscita ha dimostrato che gli organizzatori avevano visto giusto. Ospiti dell’Istituto delle Suore Adoratrici di Cristo Eucaristico, nella piazza Margherita di Chiaiano, l’Ottava Municipalità e l’Arma dei Carabinieri hanno ricordato il 32º anniversario della strage di via d’Amelio a Palermo, che vide cadere vittima della mafia il giudice Paolo Borsellino e gli uomini della sua scorta.
La figura e la tempra eroica di Paolo Borsellino sono emerse dalla lettura di alcune sue frasi, durante una manifestazione che si è aperta con un suggestivo alzabandiera sul tetto dell’istituto, mentre la fanfara dei Carabinieri faceva risuonare le note dell’inno di Mameli. Le parole dell’ideatore e moderatore dell’evento, il consigliere Amleto de Vito, nel richiamare quella tragica data del 19 luglio 1992, hanno sottolineato l’importanza della conservazione della memoria di coloro che sono eroicamente caduti nella difesa della legalità, soprattutto verso le giovani generazioni affinché ne proseguano la diffusione dei valori.
La cerimonia ha visto poi la messa a dimora nell’aiuola dell’istituto di un ramo di Ficus Clorophylla preso a talea, a cura della sezione forestale dei Carabinieri, dalla pianta esistente nel cortile dell’edificio di via D’Amelio. I bambini dell’istituto hanno poi commosso i numerosi presenti con l’esecuzione del “Canto della Terra”, un inno alla pace e alla natura.
Il presidente dell’Ottava municipalità, l’avvocato Nicola Nardella, ha voluto ricordare i progressi fatti in questo territorio negli ultimi anni, che lo ha visto passare da regno della malavita a simbolo di legalità e di rinascita. Lo stesso concetto è stato ribadito dal dottor Antonio De Marco, presidente di Corte d’Appello, che ha ricordato come negli anni bui, chi si trovava a passare da queste parti indossando il casco, era obbligato a toglierlo per farsi riconoscere. Ha poi auspicato che la presenza dell’albero, avente origine da quello di via D’Amelio, ricordi a tutti quelli che si troveranno a passare per la piazza che la lotta alla mafia è e deve essere lotta di tutta la comunità, in particolare per i giovani.
La fanfara dei Carabinieri ha chiuso l’evento con un vasto repertorio di musiche. In definitiva, una soleggiata e calda mattinata di luglio che ha visto ardere le speranze di un futuro sempre più all’insegna della legalità, nell’area nord di Napoli.
