Miano, carabinieri intervengono per una lite e scoprono in una casa 36 tra cani e gatti in pessime condizioni

Una semplice disputa per un cane rubato ha portato alla luce una situazione scioccante di maltrattamento animale a Miano. I carabinieri della stazione di Secondigliano sono intervenuti in via Cupa Santa Cesarea dopo una segnalazione di lite tra due donne, una delle quali accusata di non voler restituire un cagnolino trovato vagare in strada.

Dopo aver risolto la lite e restituito il cane al legittimo proprietario, i militari sono stati attirati da un odore nauseabondo e dei lamenti provenienti da un appartamento. Seguendo l’odore crescente e i gemiti, i militari dell’Arma sono giunti al quinto piano, presso l’abitazione di una delle donne coinvolte nella lite, una 70enne che si era chiusa in casa rifiutando di aprire la porta.

Vista la situazione, i carabinieri hanno segnalato la vicenda ai medici veterinari dell’Asl di Napoli, i quali sono giunti sul posto in pochi minuti. Tuttavia, la donna ha continuato a rifiutarsi di aprire, rendendo necessario l’intervento dei vigili del fuoco, autorizzati dalla Procura di Napoli a entrare nell’abitazione.

Una volta all’interno, la scena che si è presentata agli occhi delle autorità è stata a dir poco agghiacciante. In pessime condizioni igienico-sanitarie, sono stati trovati 19 cani e 17 gatti, alcuni liberi e altri rinchiusi in gabbie. La proprietaria, colta da malore, è stata trasferita in ospedale dal personale del 118.

I veterinari dell’Asl hanno provveduto a trasferire gli animali in una struttura preposta, dopo aver applicato un microchip a quelli che ne erano sprovvisti. La 70enne è stata denunciata per maltrattamenti di animali e segnalata ai servizi sociali per ulteriori interventi.

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