Dopo dieci anni di incessante impegno per promuovere la lettura e la cultura tra i giovani di Secondigliano, il Secondigliano Libro Festival (SeLF) annuncia la sua sospensione delle attività. La decisione è stata presa a causa della crescente carenza di strutture culturali pubbliche nel quartiere, un’area di 45mila abitanti che ora si trova priva di spazi adeguati per ospitare eventi culturali.
L’associazione, che ha coinvolto circa 1500 studenti delle scuole secondarie e oltre 2000 della primaria, ha raggiunto traguardi significativi nel corso della sua esistenza. Tra le iniziative più rilevanti, si segnalano la produzione di cinque libri, di cui due durante il periodo della pandemia, e un premio letterario che ha premiato l’impegno dei giovani scrittori. Inoltre, SeLF ha organizzato incontri con autori di fama, portando la cultura in diversi comuni e quartieri della regione, tra cui Bologna, Firenze e Salerno.
La presentazione del libro “No, non muoiono all’alba”, che raccoglie i risultati di un decennio di attività, si terrà venerdì 11 ottobre, alle ore 17.00, presso il Caffè degli Artisti al Corso Secondigliano 165. L’evento vedrà la partecipazione di figure istituzionali come la consigliera comunale Alessandra Clemente e Ottavio Lucarelli, presidente dell’Ordine dei giornalisti della Campania, che hanno sempre sostenuto l’iniziativa.
Salvatore Testa, presidente di SeLF, ha espresso la sua indignazione per la situazione attuale: “Abbiamo dimostrato che, con pochi soldi ma ricchi di buona volontà, i sogni si possono realizzare. Oggi ci troviamo costretti a ridurre le nostre attività per mancanza di strutture culturali. Non abbiamo più un locale capace di ospitare 200 giovani per gli incontri con gli autori, né una sede fisica per programmare le nostre iniziative.”
Nonostante le difficoltà, SeLF non chiude completamente le porte. L’associazione si limita a partecipare alle iniziative delle scuole del quartiere e a valutare la possibilità di operare in altre città, come ha fatto negli anni precedenti.
Questo capitolo di SeLF segna non solo la conclusione di un’importante esperienza culturale, ma anche un appello alla comunità e alle istituzioni affinché venga riconosciuta l’importanza di spazi culturali adeguati per il futuro delle nuove generazioni. La storia di SeLF è un esempio di impegno e passione, che ha saputo trasformare i sogni in realtà, e ora lascia un’eredità preziosa per il quartiere di Secondigliano.
