Nelle ultime ore, Secondigliano è tornata a far parlare di sé per un tragico episodio di violenza. Mentre un 15enne veniva ucciso al corso Umberto, poco dopo la mezzanotte, un altro giovane è stato accoltellato e trasportato d’urgenza al CTO. Quest’ultimo, accompagnato da un gruppo di ragazzi, sembra essere stato vittima di una rapina nel centro storico di Secondigliano.
Il personale del pronto soccorso ha immediatamente avvisato la Polizia, che ha avviato le indagini raccogliendo le prime dichiarazioni. Per fortuna, la prognosi del giovane accoltellato non è stata sciolta, e sembra che non sia più in pericolo di vita. Tuttavia, la violenza che ha colpito questi giovani solleva interrogativi inquietanti sulla sicurezza del quartiere.
Il Commissariato di Secondigliano affronta una situazione esplosiva, dove bande di adolescenti si uniscono attorno a giovani capi clan, eredi di una cultura criminale che ha radici profonde nel quartiere. Con i padri di molti di questi ragazzi in carcere, il vuoto di potere si riempie rapidamente, creando un ambiente in cui la violenza diventa la norma.
A rendere la situazione ancora più critica è la mancanza di risorse e personale del Commissariato. Attualmente non ci sono né uomini né mezzi sufficienti per garantire un adeguato controllo del territorio, situazione che vanifica lo straordinario lavoro quotidiano degli investigatori.
Una carenza di risorse che rende difficile non solo la repressione della criminalità, ma anche la prevenzione di futuri episodi violenti.
Investire in risorse per le forze dell’ordine appare ancora di più fondamentale per affrontare le cause profonde di questa esplosione della violenza giovanile e per restituire sicurezza al territorio.
