Carcere di Secondigliano, concluso con successo il progetto “Cambiamenti”

Questa mattina, si è concluso con successo il progetto “Cambiamenti”, un’iniziativa innovativa dedicata alla promozione della responsabilità e dell’adozione di modelli alternativi alla violenza. Il progetto ha coinvolto un gruppo di detenuti del carcere di Secondigliano in un percorso formativo e riflessivo, finalizzato a stimolare la consapevolezza delle proprie azioni e a fornire strumenti per la gestione pacifica dei conflitti.

Nel corso dei mesi, i partecipanti hanno avuto l’opportunità di partecipare a laboratori interattivi e incontri con esperti, affrontando temi fondamentali come la comunicazione non violenta, la gestione delle emozioni e la costruzione di relazioni positive. La Cooperativa Il Quadrifoglio ha giocato un ruolo cruciale nel supportare l’iniziativa, portando la propria esperienza nel settore del supporto sociale e della formazione.

Alla manifestazione di chiusura hanno partecipato figure significative, tra cui il Garante Regionale dei Detenuti, Samuele Ciambriello, e la direttrice del penitenziario di Secondigliano, Giulia Russo. Durante l’evento, esperti come psicologi e criminologi hanno sottolineato l’importanza di affrontare le sfide della reintegrazione sociale, evidenziando come il progetto abbia aperto spazi di confronto in cui i detenuti possono esprimere le proprie esperienze e aspirazioni.

“Occuparsi di questi diversamente liberi significa guardare le loro storie da diversi punti di vista e aiutarli a comprendere i loro errori”, ha dichiarato Ciambriello, evidenziando il valore della cooperativa e dei professionisti coinvolti. “Cambiamenti ha messo in luce l’importanza di creare dialogo, e i risultati ottenuti sono incoraggianti”.

“Siamo convinti che il cambiamento sia possibile. Il progetto rappresenta un passo importante verso una cultura della responsabilità e della non violenza. Auspichiamo che esperienze simili possano essere replicate in altre realtà” ha aggiunto Lidia Ronghi, Presidente della Cooperativa Il Quadrifoglio.

Il progetto, dunque, ha dimostrato come attraverso la formazione e il supporto si possano costruire alternative valide alla violenza, offrendo ai detenuti l’opportunità di intraprendere un percorso di cambiamento personale e di reintegrazione sociale.

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