Scampia, un murale di speranza e resilienza in memoria di Antonio Landieri

Domani mercoledì 6 novembre, presso il Parco Corto Maltese a Scampia, si svolgerà un evento di grande significato: il rifacimento del murale dedicato ad Antonio Landieri, (nella foto) vittima innocente della camorra. Vent’anni dopo la sua tragica morte, il quartiere si riunisce per onorare la memoria di Antonio e riflettere su come il suo sacrificio abbia ispirato un cambiamento profondo e duraturo nel quartiere.

Landieri fu ucciso il 6 novembre 2004, un’ingiustizia che scosse non solo la sua famiglia, ma anche l’intero rione. Fin da subito, la sua morte è stata accompagnata da un’etichetta ingiusta, quella di un giovane criminale, un pregiudizio che ha pesato su molti ragazzi cresciuti a Scampia. Tuttavia, la determinazione di chi lo amava, in particolare del cugino Rosario Esposito La Rossa, ha dato vita a un movimento di resistenza contro il dilagare degli stereotipi.

In memoria di Antonio, Rosario e altri amici decisero di dipingere un murale che riportava la frase: “Quando sei triste chiudi gli occhi e pensa a come cambiare le cose, quando li riapri inizia a cambiarle”. Slogan diventato un manifesto di speranza per il quartiere. Da quel murale è nata “La Scugnizzeria”, un luogo di aggregazione, cultura e opportunità, aperto nel 2017, che propone una libreria, una scuola di recitazione e un equobar.

Una trasformazione emblematicamente rappresentativa del cambiamento che ha attraversato Scampia negli ultimi vent’anni. La nascita di numerose associazioni e iniziative ha permesso di costruire un tessuto sociale più forte, dove i giovani possono sentirsi accolti, supportati e valorizzati. Oggi, i ragazzi di Scampia possono uscire, divertirsi e costruire relazioni senza il timore che queste attività possano mettere a rischio la loro sicurezza.

“Il 6 novembre del 2004 ha completamente cambiato il corso della mia vita. Dalla creazione di quel murales non abbiamo mai smesso di lottare per Antonio, volevamo far fiorire il sangue innocente dall’asfalto” spiega Esposito La Rossa.

Attraverso il rifacimento del murale, affidato all’artista Nitro, si rinnova dunque  l’impegno collettivo a combattere contro le mafie  e a promuovere una cultura di legalità e contro ogni forma di violenza.

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