Una giornata contraddistinta da un mix di gioia e determinazione ha segnato la manifestazione degli operatori sociali napoletani, che si sono riuniti in un sit-in davanti alla sede del Consiglio regionale della Campania. Circa 500 partecipanti, tra cui operatori del settore e le famiglie degli utenti, hanno preso parte alla mobilitazione organizzata per rivendicare non solo la dignità del loro lavoro, ma anche la continuità dei servizi fondamentali per il benessere dei soggetti più vulnerabili.
Alla base della protesta la recente decisione dell’ASL Napoli 1 Centro di rescindere anticipatamente il contratto di gestione dei servizi psico-sociali, una scelta che ha lasciato ben 300 operatori del gruppo Gesco senza un impiego. Con fischietti colorati, trombette da stadio e cori che esaltavano l’importanza del loro lavoro, i manifestanti hanno chiesto ai capigruppo del Consiglio di intervenire in loro sostegno, mentre si svolgeva la votazione per il terzo mandato del presidente Vincenzo De Luca.
Durante la mattinata si sono registrati momenti di tensione con le forze dell’ordine, in particolare quando la delegazione di lavoratori, che attendeva di essere ricevuta, non è stata convocata all’orario stabilito. Tuttavia, dopo vari tira e molla, la situazione si è finalmente sbloccata. I rappresentanti degli operatori sociali sono stati accolti dall’assemblea dei capigruppo, dove hanno appreso con entusiasmo che l’ordine del giorno riguardante la loro vertenza era stato approvato all’unanimità.
In particolare, il documento votato impegna la Giunta regionale a promuovere un nuovo dialogo tra l’ASL Napoli 1 Centro e il Consorzio Gesco, con l’obiettivo di arrivare a una risoluzione positiva della vertenza, un passo cruciale per tutelare i posti di lavoro degli operatori e garantire la continuità dei servizi essenziali, evitando i tagli alle risorse che potrebbero compromettere l’assistenza ai più bisognosi.
«Questo è un pronunciamento significativo e chiaro da parte del Consiglio regionale», hanno dichiarato Giacomo Smarrazzo, presidente di Gesco, e Sergio D’Angelo, fondatore del gruppo. «Ci aspettiamo che la Direzione generale dell’ASL Napoli 1 prenda seriamente in considerazione l’indirizzo espresso dal Consiglio, rispettando la naturale scadenza del contratto e ripristinando le risorse economiche necessarie per evitare il licenziamento degli operatori».
La mobilitazione ha visto la partecipazione di numerose organizzazioni sociali, tra cui Legacoop Campania e Jonathan, unite a rappresentanti del mondo universitario e del terzo settore.
Le speranze ora si concentrano sulla possibilità di un dialogo costruttivo che possa garantire un futuro stabile e sicuro per tutti gli operatori coinvolti, assicurando al contempo il supporto necessario a coloro che dipendono dai loro servizi.
