Il progetto di rigenerazione urbana di Scampia accende il dibattito politico. Gennaro Acampora, capogruppo del PD nel consiglio comunale di Napoli, interviene per ristabilire “la verità dei fatti” rispetto al piano di trasformazione del quartiere della periferia nord, respingendo le recenti dichiarazioni della premier Giorgia Meloni.
«La legalità a Scampia non torna grazie al governo Meloni», afferma Acampora, sottolineando come il progetto ReStart Scampia sia già una realtà in corso d’opera, finanziata con 150 milioni di euro provenienti da fondi europei e stanziamenti dei precedenti governi, tra cui PNRR, PON e Fondo Periferie del governo Renzi.
Il piano di riqualificazione, che sarà completato entro il 2027, prevede la realizzazione di 433 alloggi, di cui 170 saranno pronti già nella metà del 2026. Un progetto che va oltre la semplice edilizia residenziale: include la creazione di orti urbani, un parco pubblico, una fattoria didattica, un mercato di prossimità e strutture per l’istruzione e l’aggregazione sociale.
Acampora evidenzia il ruolo cruciale dell’amministrazione Manfredi e della partecipazione attiva dei cittadini, ricordando che il quartiere conta già oltre 140 spazi aggregativi. Il capogruppo PD lancia infine una sfida al governo: «Se la premier vuole impegnarsi concretamente, stanzi fondi strutturali per il diritto all’abitare nelle altre periferie della città. La casa, come il lavoro, è la base della dignità».
