Dopo l’escalation di furti avvenuti nella zona collinare e il grido di allarme lanciato dalle vittime che hanno subito danni alle strutture e perdite di tanti ricordi affettivi, il prefetto di Napoli Michele di Bari, dimostrando grande sensibilità umana, ieri mattina ha convocato il comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica presso l’Eremo di San Salvatore ai Camaldoli, una scelta dal forte valore simbolico, abbandonando per l’occasione la consueta sede istituzionale della Prefettura. Una decisione che testimonia la volontà di portare le istituzioni direttamente nei territori maggiormente colpiti dall’emergenza sicurezza. Alla riunione, presieduta dal prefetto Michele di Bari, erano presenti oltre alle figure preposte e individuate dal comitato, anche il rappresentante dell’Ottava municipalità Francesco Ruggiero e Carlo Migliaccio con un comitato di cittadini che hanno subito i furti in casa. I lavori sono iniziati con l’ascolto dei tanti cittadini ancora impauriti ed esasperati per quanto sta succedendo nelle zone prese d’assalto da queste batterie di delinquenti organizzati. Il Prefetto di Bari, dopo aver esaminato l’intera vicenda e ascoltato le giuste lamentele dei presenti, ha rassicurato ognuno di loro che c’è grande disponibilità ad affrontare la questione con un piano d’azione articolato e incisivo. <In effetti c’è stato un lieve aumento di furti nella giornata del 24, ma in termini numerici non c’è un aumento significativo, ma questo non significa che noi non dobbiamo stare al fianco dei cittadini che chiedono più videosorveglianza e maggiore presenza delle forze di polizia>. Il Prefetto ha annunciato che è stato “predisposto un presidio di vigilanza e di sicurezza abbastanza forte per la sicurezza dei territori e che vedrà più posti di blocco e più attenzione su questa zona. <Voglio dire oggi ai cittadini che diamo un segnale, sapendo che non è che con questa riunione che fermiamo immediatamente i furti, ma seguiranno vigilanza e sicurezza giorno dopo giorno. Vi è una grande attenzione e credo che la popolazione e la comunità di questo territorio oggi l’abbia ben recepito. Entro un mese e mezzo ci rivedremo di nuovo per fare il punto su questa zona>. Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia locale e Polizia metropolitana di Napoli, hanno già da tempo delineato una strategia operativa su aree sensibili. Il piano strategico elaborato prevede un’articolata serie di interventi: dall’intensificazione dei pattugliamenti nelle fasce orarie più critiche, all’installazione di una rete capillare di videosorveglianza. Un progetto importante sul quale sta lavorando prefettura e comune insieme. Il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi ha già annunciato l’istallazione di oltre 600 telecamere. «Credo che utilizzando le nuove tecnologie – ha aggiunto il sindaco – l’ausilio della videosorveglianza sia molto importante per garantire un controllo del territorio e noi spingeremo sempre di più su questo sistema. Tutte le telecamere che prima erano disponibili non funzionavano da anni e sono tornate tutte funzionanti ma ne servono altre>. La sinergia dimostrata tra i vertici di prefettura, comune e forze dell’ordine in campo a Napoli, rappresenta un modello di efficienza istituzionale, dove la rapidità decisionale si coniuga con l’efficacia operativa. Un messaggio che emerge con forza e determinazione e che nel tempo restituisce serenità ai cittadini. Speriamo che questo messaggio venga raccolto anche da altri comuni dove le telecamere sono un miraggio e dove i reati predatori sono impuniti. Sarebbe bello poter vedere telecamere in tutti i comuni e caserme delle forze dell’ordine non più sottorganico. Solo così il lavoro della polizia giudiziaria verrebbe agevolata e i criminali assicurati alla giustizia.
Angelo Covino
