Tentata estorsione con la tecnica del “cavallo di ritorno” a Napoli. I carabinieri della stazione di Capodimonte hanno arrestato tre persone che avevano organizzato una richiesta estorsiva ai danni di un ignaro automobilista.
La vittima ha ricevuto una chiamata inaspettata: mille euro il prezzo richiesto per riavere la propria auto, che ancora non sapeva essere stata rubata. L’appuntamento era stato fissato davanti al carcere di Secondigliano per le 16:30.
Immediata la denuncia ai Carabinieri che, ascoltando in vivavoce la seconda chiamata degli estorsori, hanno organizzato un’operazione lampo. Grazie all’analisi delle telecamere di sorveglianza, i militari hanno identificato un’auto “staffetta” utilizzata dai malviventi.
In meno di un’ora, le forze dell’ordine hanno predisposto un dispositivo in borghese intorno al carcere. I tre sono stati colti in flagrante mentre attendevano l’arrivo della vittima. Uno di loro è stato trovato in possesso del telefono con la SIM utilizzata per le chiamate estorsive. L’auto rubata è stata recuperata poco distante.
In manette sono finiti Vincenzo Calzona (19 anni), Christian Boncore (23 anni) e Giuseppe Russo (31 anni). Dovranno rispondere di concorso in ricettazione e tentata estorsione. I tre si trovano ora nel carcere di Secondigliano in attesa di giudizio.
