Inclusione sociale: una sede per attività per bambini autistici nella Municipalità 7



Una significativa iniziativa per l’inclusione sociale sta prendendo forma nella Settima Municipalità di Napoli, grazie alla sinergia tra amministrazione locale e associazionismo. L’assessore comunale al Welfare Luca Trapanese, insieme al consigliere Pasquale Esposito, hanno manifestato il loro pieno sostegno all’accorata richiesta avanzata da Elvira Terracciano, figura di spicco nel panorama sociale locale in qualità di presidente dell’associazione “Un Posto nel Mondo” e responsabile del presidio” La Battaglia di Andrea”.

La questione sollevata dalla Terracciano riguarda l’urgente necessità di disporre di uno spazio adeguato per lo svolgimento di attività dedicate ai giovani con autismo residenti nel quartiere. La risposta istituzionale non si è fatta attendere, dimostrando una particolare sensibilità verso le esigenze delle famiglie coinvolte. “Hanno immediatamente compreso l’importanza di avere una sede sul nostro territorio”, ha evidenziato Terracciano, sottolineando come questa soluzione permetterebbe di evitare spostamenti disagevoli per i bambini e le loro famiglie.

La situazione attuale vede le attività svolgersi presso l’abitazione privata della presidente Terracciano, una soluzione temporanea che, seppur funzionale nell’immediato, non rappresenta la condizione ideale per un servizio di tale importanza sociale. La prospettiva di una sede dedicata si configura quindi come un passo fondamentale verso un servizio più strutturato e professionale.

Al costruttivo incontro hanno preso parte diverse figure chiave del settore: oltre alla presenza fisica di Livio Celentano, rappresentante dell’associazione Un Posto nel Mondo, si è registrata la partecipazione in videoconferenza di Luigi Concilio, che ricopre il ruolo di vicepresidente de La Battaglia di Andrea. Concilio ha voluto sottolineare la particolare sensibilità dell’assessore Trapanese, descrivendolo non solo come un rappresentante delle istituzioni, ma come una persona che unisce l’esperienza di padre all’impegno di attivista sociale.

L’iniziativa si sta delineando come un esempio virtuoso di collaborazione tra l’amministrazione pubblica e il terzo settore, rappresentando un modello di governance partecipata orientata al benessere della comunità. Il progetto mira a creare non solo uno spazio fisico, ma un vero e proprio punto di riferimento per le famiglie napoletane che quotidianamente affrontano le sfide legate all’autismo, contribuendo così a costruire una città più inclusiva e attenta ai bisogni di tutti i suoi cittadini.

La determinazione mostrata dalle istituzioni locali, unita all’esperienza e alla dedizione delle associazioni coinvolte, lascia presagire sviluppi positivi nel prossimo futuro, con la concreta possibilità di vedere realizzato un servizio essenziale per il territorio della settima Municipalità di Napoli.

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