Carcere di Secondigliano, blitz della polizia penitenziaria: sequestrati 9 smartphone

Un’importante operazione di controllo ha portato alla luce l’ennesimo tentativo di introduzione illecita di dispositivi mobili nel penitenziario di Secondigliano. Nel corso di un’ispezione di routine nel Reparto Ligure, destinato ai detenuti in regime di alta sicurezza, il personale della Polizia Penitenziaria, sotto la guida esperta del dirigente Giulia Russo, ha individuato e posto sotto sequestro nove telefoni cellulari di ultima generazione.

Il ritrovamento evidenzia una problematica sempre più diffusa nel sistema carcerario italiano. I numeri parlano chiaro: stando alle statistiche del SAPPE (Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria), nell’arco temporale 2022-2024 sono stati intercettati e confiscati quasi 5.000 dispositivi mobili nelle strutture detentive della penisola, per l’esattezza 4.931 unità.

Di fronte a questa emergenza, il segretario generale del SAPPE, Donato Capece, ha lanciato un appello urgente alle autorità competenti. La richiesta, indirizzata al Provveditorato regionale dell’Amministrazione penitenziaria di Napoli, punta all’implementazione di misure straordinarie di sicurezza, tra cui l’installazione di sistemi di schermatura e tecnologie anti-drone per impedire i sorvoli non autorizzati delle strutture.

I rappresentanti sindacali Raffaele Munno e Donato Vaia hanno sottolineato il merito degli agenti penitenziari che, pur confrontandosi quotidianamente con una significativa carenza di organico e risorse tecniche inadeguate, mantengono alto il livello di vigilanza e sicurezza all’interno del carcere, confermando il loro impegno costante nella tutela della legalità.

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