La Polizia di Stato ha concluso una vasta operazione nazionale contro lo sfruttamento sessuale dei minori online, denominata “STREAM”, coordinata dalla Procura Distrettuale di Napoli. L’indagine ha portato all’individuazione di 15 persone indagate sul territorio italiano, di cui 4 sono state tratte in arresto per detenzione di ingente materiale pedopornografico.
Tra gli arrestati figurano un ventisettenne disoccupato di Foggia, un quarantanovenne informatico di Biella, un ventiduenne operaio di Caserta e un trentaseienne massaggiatore di Pesaro Urbino. Gli altri indagati, in stato di libertà, hanno età comprese tra i 22 e i 67 anni e includono diverse figure professionali: operai, impiegati, liberi professionisti e un avvocato.
L’operazione, condotta dal Centro Nazionale per il Contrasto alla Pedopornografia Online in collaborazione con il Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica di Napoli, ha portato alla luce una complessa infrastruttura criminale nel dark web. In particolare, è stata scoperta una piattaforma denominata “WIKIPEDO”, concepita come un’enciclopedia dedicata alla pedopornografia, completa di “manuale di istruzioni”.
Di particolare rilevanza il collegamento con la piattaforma “KidFlix”, ispirata al noto servizio Netflix, utilizzata per lo streaming di contenuti illeciti. La piattaforma, attiva dal 2021, ha registrato 1,8 milioni di utenti globali e ha gestito oltre 91.000 video unici per una durata totale di 6.288 ore. Il sistema operava attraverso un sofisticato meccanismo di pagamenti in criptovalute e token, dove gli utenti potevano guadagnare crediti caricando nuovi contenuti o svolgendo attività di catalogazione.
L’11 marzo 2025, grazie alla cooperazione internazionale coordinata da Europol, le autorità tedesche e olandesi hanno sequestrato il server principale, che conteneva circa 72.000 video. L’operazione ha coinvolto 35 paesi, tra cui Germania, Stati Uniti, Regno Unito, Francia, Spagna e Canada, portando all’identificazione di circa 1.400 sospettati a livello globale.
In Italia, le perquisizioni hanno interessato diverse regioni: Lombardia, Lazio, Piemonte, Toscana, Emilia Romagna, Puglia, Veneto e Sardegna. Durante le operazioni sono stati sequestrati numerosi wallet di criptovalute e dispositivi informatici contenenti migliaia di file illegali.
L’indagine ha evidenziato come lo sfruttamento sessuale minorile rappresenti una delle principali minacce alla sicurezza interna dell’UE, come sottolineato nel rapporto SOCTA. L’evoluzione digitale ha creato nuove opportunità per i criminali, eliminando i confini geografici e facilitando la produzione e condivisione di materiale illecito.
Si ricorda che il procedimento è ancora nella fase delle indagini preliminari e gli indagati sono da considerarsi innocenti fino a sentenza definitiva.
