Il cardinale Battaglia: “Papa Francesco  per Napoli padre e amico”



Il mondo cattolico e non solo piange la scomparsa di Papa Francesco, il Pontefice che ha rivoluzionato il cammino della Chiesa nel terzo millennio con il suo approccio rivoluzionario e la sua visione pastorale innovativa.

Il cardinale don Mimmo Battaglia, alla guida dell’arcidiocesi di Napoli, ha condiviso un toccante ricordo  del Santo Padre, evidenziando come abbia trasformato l’istituzione ecclesiastica in un autentico “ospedale da campo” per le anime ferite del nostro tempo.

Durante il suo straordinario pontificato, Bergoglio ha ridisegnato radicalmente la presenza della Chiesa nel panorama contemporaneo, privilegiando un approccio profondamente umano che ha posto in primo piano le persone concrete invece delle mere statistiche. La sua guida si è caratterizzata per una leadership illuminata, capace di confrontarsi con le problematiche globali attraverso una prospettiva di autentico servizio e una sensibilità particolare verso le sofferenze dell’umanità.

Resterà per sempre scolpita nella memoria collettiva l’emblematica immagine del Pontefice che, in solitudine, attraversava una Piazza San Pietro deserta e battuta dalla pioggia durante i momenti più bui della pandemia. Quel gesto è diventato il simbolo universale della condivisione del dolore e della speranza. Il suo pontificato ha fatto della misericordia, del dialogo interreligioso e dell’attenzione agli emarginati i pilastri fondamentali di una Chiesa in costante movimento verso le periferie esistenziali.

Il legame speciale con Napoli ha rappresentato uno dei capitoli più significativi del suo ministero petrino. La sua visita pastorale ha infuso nuovo vigore nella comunità partenopea, benedicendo non solo le strade della città ma tracciando concrete vie di giustizia e fratellanza per l’intero bacino del Mediterraneo, trasformando la metropoli in un faro di speranza per il Sud.


La sua voce, che sapeva di Vangelo e di strada, di cielo e di polvere, dunque, continuerà a risuonare nei cuori di tutti coloro che hanno avuto la grazia di conoscere questo pastore che ha saputo coniugare la profondità della fede con la concretezza della vita quotidiana, lasciando un’impronta indelebile nella storia della Chiesa e dell’umanità.

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