La passione per la musica e l’amore per le proprie radici sono qualcosa di innato per Claudia Volpe, cantante 35enne originaria di Scampia, ex voce del gruppo storico di musica classica napoletana “I Cimarosa”, che ha scelto di ritornare sulle scene dopo un periodo di stop con l’EP “Sta voce è a mia”.
Il disco, il primo da solista, segna anche un ritorno alle origini poiché all’interno le tracce sono cover di canzoni classiche napoletane come “Maruzzella” e “Voce ‘e notte”, ma sono previsti anche degli inediti in uscita: l’intero album è riarrangiato da Gianni Fiorellino e prodotto da Leone Produzioni di Melania D’Agostino.
Come nasce la tua passione per la musica e anche l’idea di quest’album?
«Fin da piccola ho sempre avuto questa passione per il canto e per la musica ed è per questo che poi mi sono avvicinata a questo mondo attraverso il gruppo de “I Cimarosa”, ma dopo alcuni anni ho scelto di fermarmi. La voglia di ricominciare è nata in realtà da mia figlia: lei guarda spesso i miei video di quando cantavo e mi ha detto “perché non canti di nuovo?”, così ho pensato di assecondare questo desiderio, che in realtà era anche il mio. Mi capita infatti di postare video sulla mia pagina Instagram (@claudiavolpeofficial) o sul mio profilo Tik Tok (@claudiavolpeofficial) in cui canto, ma non avevo inciso un album prima d’ora e devo ringraziare Ciro e Gennaro Zambello che mi hanno presentato alla Leone Produzioni, credendo in me, e da lì con Gianni Fiorellino abbiamo pensato di riarrangiare alcuni brani della canzone classica napoletana, senza stravolgerli troppo, ma reinterpretandoli in chiave moderna».
Come mai hai scelto, ancora una volta, la musica classica napoletana per il tuo ritorno alla musica?
«Per me cantare in napoletano è il modo più naturale che ho per esprimermi e per mostrare la mia personalità, mi sento realmente me stessa, libera, quando canto le canzoni classiche napoletane e l’intero repertorio partenopeo. È qualcosa di innato, legato sicuramente alle mie origini, al mio quartiere, di cui prima quasi mi vergognavo, ma di cui oggi sono molto fiera. Questo progetto musicale è stato pensato proprio per potermi dare l’opportunità di riavvicinarmi a quel mondo a cui sono tanto affezionata, senza spezzare quel filo che ancora mi unisce a “I Cimarosa”, regalando nuova linfa a 6 canzoni napoletane, ma tenendo sempre a mente la tradizione, grazie agli arrangiamenti di Fiorellino, di cui ho cantato una canzone in questo disco. A breve uscirà anche un mio album di inediti napoletani».
Cosa vorrebbe dire ai ragazzi che vogliono intraprendere una carriera musicale?
«Di crederci sempre, in ogni momento e andando oltre le difficoltà che possono presentarsi lungo il percorso. Sembrano frasi fatte, ma è la verità: non c’è età, ostacolo o alcuna barriera che possa mettere uno stop ai sogni. Lanciatevi, senza troppi pensieri o problemi, vivendo questo sogno con leggerezza, mantenendo sempre la sincerità e la libertà, elementi fondamentali per andare avanti. Bisogna anche essere sempre fieri del percorso che si è fatto e delle proprie origini, che ci rendono chi siamo davvero».
Sara Finamore
