I bioritratti, Carmen Navarro:  la giovane erede della canzone napoletana

La canzone napoletana è un patrimonio dal valore inestimabile; è poesia, rime, versi e suoni. Sono le  parole che vengono tenute insieme dalla musica, anzi, fanno l’amore con la musica e, quando l’amore non può essere spiegato a parole, ecco che ci pensano le melodie a farci capire. La canzone napoletana è un mondo di mille sfaccettature, un universo vivace che entra dalla porta principale del patrimonio intellettuale italiano, diventando Cultura. E la Cultura, espressa dalla canzone napoletana, è tradizione, che nei decenni ha saputo rispettare il cambiamento delle società, dell’umanità, della gente. Ecco perchè questo patrimonio partenopeo non conosce crisi, non conosce tramonti, ma solo l’alba di giovani voci che garantiscono il ricambio generazionale di una dote che Napoli tramanda instancabilmente col passare degli anni.

Una di queste giovani voci è quella di  Carmen Navarro, 20 anni compiuti da poche settimane: nata a Napoli, vive in una frazione di Marigliano e sin da bambina si  è dedicata al canto e al pianoforte, fedele “compagno” d’arte, del quale la ragazza esalta, ora la grinta, ora la dolcezza, di uno strumento che da tempo remotissimo, da quando si chiamava ancora clavicembalo, coniuga le parole alla musica delle canzoni napoletane. 

A 17 anni, con il brano “Te penso e te scrivo”, scritto da Nuccio Tortora e Antoine, la giovane artista vince il Premio Mario Abbate al Festival di Napoli e già viene considerata una delle più probabili eredi delle grandi voci femminili della scena napoletana, come Angela Luce, Gilda Mignonette, Maria Nazionale e Giulietta Sacco. Ed è proprio con due canzoni rese celebri da quest’ultima interprete, che la Navarro ha saputo esprimere tutta la propria bravura: parliamo dei brani “E te perdutamente” e “Abbracciame”, con cui l’artista mariglianese ha arricchito un repertorio invidiabile, per quantità di canzoni e per qualità.

Rimaniamo colpiti dall’estro di Carmen quando la sentiamo interpretare, rigorosamente a cappella, “Alla mia donna” di Mario Trevi, a dimostrazione che i giovani talenti non sono soltanto stile aggressivo e autotune. Di Mario Merola ha cantato “O treno do sole”, ballata popolare dal gusto melodico e nostalgico che, insieme a “Cinematografo”, hanno evidenziato un’eccellente capacità d’interpretazione della ragazza, nonchè la sua indole a comprendere i brani, nel loro senso e nella loro melodia, per affrontarli facendoli propri e poterne così dare una personale rappresentazione, che arriva al pubblico in modo travolgente.

Con il proprio “angelo custode” artistico, Fiorella Boccucci, ha creato, “Pe sempe io e te”, il recente singolo, con cui ha già avuto tanti consensi e innumerevoli visualizzazioni, il tutto accompagnato da un videoclip con un’ambientazione invernale assai efficace per godersi il brano. Che rappresenta un elogio all’Amore, dolce e discreto, dallo stile elegante, degno testimone della tradizione melodica napoletana.

La Navarro la troviamo a cantare anche opere di un autore “intoccabile, come Pino Daniele: in “ ‘O ssaje comme fa ‘o core” “Sulo pe’ parlà”,  la nostra giovane voce ci va giù piano, con grande rispetto, le rende comunque proprie (eccome se lo fa), ma con garbo.

Non possiamo dimenticare il brano giovane e fresco, come l’acqua di una sorgente di montagna, “So nate cca ‘e canzone d’ammore”, che la Navarro, in un feat. con Enzo Di Domenico, Antoine, Tommy Riccio e Michele Selillo, interpreta in modo assai efficace, trattando la voglia di non lasciarsi tentare dal cercare fortuna lontano da Napoli, con la strofa che, tradotta in italiano, può esprimersi così, “sono nate a Napoli le canzoni d’amore, siamo napoletani, questa terra è la nostra e non dobbiamo lasciarla”. Il mese scorso Carmen ha cantato per i detenuti nel carcere di Poggioreale, sui social ha commentato così quell’esperienza: “Ho avuto l’onore e l’emozione profonda di cantare all’interno del carcere. Un luogo che racchiude tante storie, tante vite sospese, ma che oggi si è riempito, anche solo per un attimo, di musica, di emozione, di speranza”.

Qualcuno, tanto tempo fa, diceva che le canzoni non possono cambiare il mondo, ma che possono invece cambiare la visione che abbiamo del mondo, per iniziare, partendo da noi stessi, a migliorarlo. Ebbene, un’artista come Carmen Navarro ci fa pensare che speranze ne abbiamo.

Fabio Buffa

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