Napoli ha celebrato la Festa della Repubblica in una giornata caratterizzata da un’affluenza di turisti e un clima soleggiato. Piazza del Plebiscito è stata il cuore delle celebrazioni, dove si sono riuniti numerosi turisti e spettatori insieme alle autorità militari, civili, religiose e alle associazioni d’arma. La città, già illuminata da un cielo azzurro, si è trasformata in un magnifico tricolore, simbolo di unità e democrazia.
Sullo sfondo del colonnato della basilica di San Francesco da Paola, l’inno nazionale e la cerimonia dell’alzabandiera hanno suggellato il 78esimo anniversario della Repubblica. Un enorme tricolore è stato dispiegato sulla facciata del Palazzo del Governo, sede della prefettura di Napoli. Il prefetto Michele di Bari ha ricordato che “Oggi è un giorno speciale. La Repubblica è una conquista quotidiana, con i nostri atteggiamenti, con la nostra testimonianza e con il nostro attaccamento ai valori della carta costituzionale.”
Durante la cerimonia, sono state consegnate le Onorificenze dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana a ventisette cittadini di Napoli e della città metropolitana, distintisi nei campi delle lettere, delle arti, dell’economia, della sanità, delle attività sociali e per servizi svolti nel corso delle carriere civili e militari.
Il titolo di cavaliere è stato conferito ai napoletani Teresa Cafarelli, al luogotenente della Guardia di Finanza Rosario Di Napoli, al Capitano di Vascello Francesco Figliolia, al funzionario del ministero della Difesa Maria Grassi, al chirurgo Giovanni Iolascon, al maresciallo maggiore dei carabinieri Francesco Paolo Leone, al luogotenente c.s. dei carabinieri Giuseppe Mansueto, al vigile del fuoco Francesco Perna, al capitano dei carabinieri Edgard Pica che comanda la compagnia di Nola, al medico radiologo Fabio Pinto, al brigadiere capo dei carabinieri Lelio Rusciano, al Viceprefetto in quiescenza Grazia Rutoli, e all’architetto Roberta Starace.
Il titolo di ufficiale è stato assegnato a Marco Iannelli, dipendente dell’autorità per le Comunicazioni, al maggiore della Guardia di Finanza Gianfranco Mozzillo, e al capo di Gabinetto del ministero dell’Istruzione Giuseppe Recinto. Il titolo di commendatore è stato attribuito alla farmacista Lucia Cavalli.
La massima onorificenza di Cavaliere di Gran Croce è stata conferita a Renato Franceschelli, prefetto della Repubblica in quiescenza. “È la massima onorificenza di cui un cittadino italiano può fregiarsi,” ha ricordato il prefetto di Bari. Franceschelli ha espresso la sua emozione, dicendo: “Dopo 40 anni di servizio mi trovo in questa piazza in questa data, una circostanza che mi ha imposto sempre di essere altrove per il mio ruolo, e ricevere questa onorificenza a Napoli è una emozione straordinaria.”
Le onorificenze sono state anche conferite a cittadini residenti nei comuni della città metropolitana. A Boscoreale, il titolo di ufficiale è stato assegnato al sottufficiale della Guardia di Finanza in quiescenza Antonio Angelo Sartore. Tra i cavalieri, per Gragnano il maresciallo dei carabinieri Giancarlo D’Ambrosio, per Caivano e Casamicciola il brigadiere capo dei carabinieri Vincenzo di Mattia e il tenente colonnello della guardia di finanza Alessandro Furmo’. Per Castellammare di Stabia, il maresciallo dell’Arma dei carabinieri Raffaele Starace. A Marano, il capitano dell’Esercito Domenico Arbace e lo scrittore Alessandro Iovino. A Pompei, l’insegnante di scuola media superiore di Torre Annunziata Biagio Estatico.
Infine, il titolo di Cavaliere è stato conferito a Massimo Izzo, vice prefetto in servizio presso il Dipartimento dei vigili del fuoco – Ministero Interno.
La cerimonia si è conclusa con un applauditissimo esercizio di grande abilità del personale del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Napoli, accompagnato dalle note dell’inno di Mameli e dell’inno alla Gioia eseguiti dalla Fanfara del X Reggimento Carabinieri Campania e dal coro delle voci bianche del San Carlo di Napoli. L’evento ha reso omaggio ai valori fondativi della Repubblica: democrazia e libertà, come ricordato dal Presidente Mattarella.
Angelo Covino
