Dal 23 giugno, le periferie e la provincia di Napoli Nord vivranno un’estate di isolamento. Le stazioni di Piscinola, Chiaiano e Frullone della Linea 1 della metropolitana chiuderanno fino al 15 settembre per interventi straordinari. Oltre un milione di passeggeri rischiano di restare senza adeguati mezzi di trasporto, mentre migliaia di lavoratori, studenti e pendolari saranno costretti a trovare soluzioni alternative per muoversi.
L’ANM ha annunciato i lavori con un ritardo che ha lasciato poco tempo per organizzarsi, scatenando l’indignazione delle comunità locali. Interi quartieri e città come Mugnano, Marano, Giugliano e altri, saranno esclusi dal servizio metropolitano, costringendo i cittadini a raggiungere Colli Aminei per prendere la metro. Le zone turistiche, intanto, hanno ricevuto interventi senza blocchi prolungati, evidenziando una disparità di trattamento.
Già in passato, i tentativi di sostituire il servizio metro con autobus si sono dimostrati inefficaci. La rete di trasporto su gomma, già sotto pressione, non è attrezzata per sopportare l’aumento di passeggeri. Un treno ANM trasporta fino a 1250 persone, mentre per sostituirlo servirebbero almeno 15 autobus.
Le realtà politiche, sociali e culturali dell’area nord hanno lanciato un appello per una mobilitazione che coinvolga cittadini e istituzioni. Tra le richieste, un servizio di trasporto alternativo efficiente, un tavolo di confronto immediato con ANM e istituzioni, e un cronoprogramma chiaro. Non sono accettabili soluzioni temporanee e inefficaci.
Le adesioni all’appello includono numerose associazioni e movimenti. È prevista un’assemblea pubblica e ulteriori iniziative per affrontare la situazione.
Il diritto alla mobilità deve essere garantito per tutti i cittadini, e le comunità locali sono determinate a farsi sentire. Per sottoscrivere l’appello, è possibile inviare una mail a periferia.attiva@gmail.com
