Secondigliano, malore dal parrucchiere: rianimata e salvata dal 118

Una storia che merita di essere raccontata, soprattutto in tempi in cui si parla spesso (e giustamente) di criticità nel sistema sanitario. Questa volta, però, la cronaca ci restituisce un’immagine diversa: quella di una macchina dei soccorsi che funziona, e di professionisti che fanno la differenza tra la vita e la morte.

Alle ore 10:47, presso la Centrale Operativa Territoriale 118, arriva una richiesta urgente di soccorso per una donna di circa 45 anni, colta da malore improvviso con perdita di coscienza, mentre si trovava all’interno di un salone di parrucchiere in via Cardinale Filomarino, nel quartiere Secondigliano. La paziente, con una storia clinica priva di patologie pregresse, aveva subito di recente un intervento di sleeve gastrectomy.

L’operatrice COT, Mary Saulino, comprende immediatamente la gravità della situazione e fornisce al telefono le prime indicazioni per iniziare la rianimazione cardiopolmonare (RCP), mentre attiva la postazione San Giovanni Bosco 118.

Il team di soccorso, composto dal Dott. Giulio Grimaldi, dalle infermiere CPSI Tonia Di Giuseppe e CPSI Raffaele Capasso, e dall’autista soccorritore Michele Rega, raggiunge il luogo dell’intervento in circa 7 minuti.

Appena arrivati, il personale avvia le manovre di rianimazione. Il defibrillatore (DAE) consente una scarica già al primo ciclo di RCP: il polso periferico torna, la paziente — ancora incosciente — viene intubata con presidio iGel. Poco dopo, inizia nuovamente a respirare.

Trasferita d’urgenza in codice rosso all’ospedale Cardarelli, la donna viene presa in carico in Pronto Soccorso. L’anestesista si prepara per l’intubazione orotracheale, ma la paziente inizia ad agitarsi: sul monitor appare una frequenza cardiaca di 83 battiti al minuto, ritmo sinusale. È un segnale chiaro: il cuore è ripartito.

Un salvataggio che non è solo un esempio di competenza e tempismo, ma anche di collaborazione e coordinamento perfetti tra centrale, equipaggio e cittadini presenti sul posto.

Un caso da manuale, che dimostra quanto il 118 resti una colonna portante della sanità di emergenza, fatta di volti, mani, decisioni rapide e passione quotidiana.

La notizia è stata diffusa dall’associazione “Nessuno Tocchi Ippocrate”.

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