Giovanni Braccia, ex figura di spicco della Camorra, ha recentemente reso importanti dichiarazioni sul massacro di Ponticelli: grazie a lui sarà finalmente scoperta l’identità dell’assassino delle piccole Nunzia e Barbara?

Lo scorso novembre (2024) la giornalista Luciana Esposito (impegnata da anni sul “fronte” anti-Camorra, specialmente contro i clan che dominano la zona di Ponticelli, vicino Napoli. Recentemente è stato necessario assegnarle una scorta a causa delle continue minacce che ha ricevuto) ha reso delle importanti dichiarazioni ai magistrati della Procura della Repubblica del capoluogo campano in merito al duplice delitto delle piccole Nunzia Munizzi e Barbara Sellini: seviziate, uccise, bruciate da un pedofilo sadico il 2 luglio 1983 nell’area compresa tra Volla e la periferia di Cercola.

La Dott.ssa Esposito ha, con la sua deposizione spontanea, citato due fonti di un certo peso: Ciro Sarno e Giovanni Braccia.

Il primo (Ciro Sarno), soprannominato o’ Sindaco (tuttora vivo), è stato un boss della Camorra molto potente durante gli anni ’80. La sua famiglia mafiosa controllava allòra il rione De Gasperi a Ponticelli. Dopo l’omicidio di Nunzia e Barbara fu partecipe delle “indagini” avviate dalla criminalità organizzata locale (in particolare dai referenti del boss di Ottaviano Raffaele Cutolo, capo della Nuova Camorra Organizzata dal 1970 al 1983) per cercare di scoprire l’assassino delle due bambine. Acquisì delle notizie, dettagliate e particolareggiate. Quando, diventato nel 2009 collaboratore di giustizia (fu catturato nel 1989 e poi nel 1992), rivelò ai magistrati napoletani i fatti dei quali era venuto a conoscenza (aggiungendo di essere in grado di poter provare l’innocenza dei condannati in via definitiva Ciro Imperante, Luigi Schiavo, Giuseppe La Rocca) questi non vollero verbalizzare le sue dichiarazioni, ritenendole irrilevanti (in quanto non inerenti un delitto di Camorra). E’ stata la Dott.ssa Esposito a raccoglierle in un momento successivo e farle mettere (come era giusto) nero su bianco da chi di dovere.

Il secondo (Giovanni Braccia) è un ex figura di spicco del clan camorrista De Martino. Nato e cresciuto nel rione Incis di Ponticelli (lo stesso nel quale abitavano Nunzia e Barbara), nel 1983 aveva quasi la stessa età delle due bimbe (Nunzia 10 anni, Barbara 7 anni, lui 14 anni). Da poco ha deciso di diventare un collaboratore di giustizia e le sue prime rivelazioni rese ai magistrati inquirenti stanno già facendo tremare un ramificato sistema di potere criminale. Ha parlato – alla Dott.ssa Esposito – anche dell’orrendo assassinio di Nunzia e Barbara.

Le sue dichiarazioni sono state definite – dalla stessa Dott.ssa Luciana Esposito, con un video divulgato attraverso il suo profilo Facebook lo scorso 2 luglio (in occasione del 42° anniversario del massacro di Ponticelli) – fondamentali se non risolutive per fare luce su questo spaventoso giallo.

La Dott.ssa Esposito è apparsa fiduciosa sull’esito positivo di questa scioccante vicenda che ha traumatizzato un intero Paese. Ha aggiunto che, nel momento in cui tutto finirà, Giovanni Braccia meriterà di ricevere gli applausi, l’approvazione e l’ammirazione dell’opinione pubblica nazionale.

Giovanni Braccia è a conoscenza della identità del mostro di Ponticelli? Ha rivelato il nome dell’assassino di Nunzia e Barbara?

Mi auguro di si e, da questo momento, coltiviamo questa speranza con emozione e con fiducia.

Daniele Spisso

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