L’esercizio abusivo dell’attività di meccanico comporta serie conseguenze legali, potendo configurarsi come reato ai sensi dell’art. 348 del Codice Penale quando richiede una speciale abilitazione. A lanciare l’allarme è Giuseppe Alviti, presidente dell’Associazione Nazionale Guardie Particolari Giurate (ANGPG).
Chi svolge l’attività di meccanico senza le necessarie abilitazioni o autorizzazioni rischia la reclusione e sanzioni pecuniarie significative. In caso di officine abusive, le forze dell’ordine possono applicare multe che raggiungono decine di migliaia di euro e procedere al sequestro delle attrezzature e dei materiali utilizzati.
Le conseguenze non si limitano all’aspetto penale. Spesso le officine non autorizzate sono coinvolte anche in reati ambientali, con ulteriori sanzioni. Per i clienti, affidarsi a un meccanico abusivo significa esporsi al rischio di danni al proprio veicolo senza possibilità di far valere facilmente i propri diritti per ottenere risarcimenti o riparazioni.
È possibile segnalare pratiche commerciali scorrette o officine abusive all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) o alle autorità competenti come la Polizia Municipale o la Polizia Stradale.
Alviti sottolinea l’importanza di rivolgersi sempre a professionisti abilitati e autorizzati per garantire la qualità del servizio e la sicurezza dei propri veicoli, ed esprime apprezzamento per i controlli effettuati dalla Polizia Municipale in questo settore.
