Gli antichi confini di Secondigliano dai documenti storici



Secondigliano è intriso di storia e cultura, testimoniata dalle sue antiche strade e dai confini che ne definiscono il territorio. La via che conduce da Capodichino a Sant’Antonio Abate rappresenta un crocevia significativo, non solo per la sua posizione strategica, ma anche per le storie che ha raccolto nel corso dei secoli.

L’antico villaggio, conosciuto come «Patiernum», si trovava in una zona denominata Capo de Chio, come riportato nelle carte del XIV secolo. Questo luogo, che oggi è parte integrante di Secondigliano, era caratterizzato da una rete viaria che collegava importanti punti di riferimento, come la chiesa di S. Michele Arcangelo e la Cappella della Madonna della Bruna. Queste strutture religiose non solo servivano come luoghi di culto, ma anche come segni di identità per la comunità locale.

I confini di Secondigliano sono stati definiti nel tempo attraverso le visite pastorali, come quella del Cardinale Spinelli nel 1743. Secondigliano si estendeva a est fino al Cassano, un limite che separava il quartiere da Casavatore. A sud, il confine era segnato dalla Parrocchia dei SS. Giovanni e Paolo, un’area che si mescolava con le case dei nobili locali e che costituiva il punto di partenza per il percorso verso il monastero della Madonna dell’Arco.

Un aspetto interessante è che, prima dell’erezione della chiesa dei SS. Giovanni e Paolo a Parrocchia, Secondigliano confinava con la chiesa di S. Maria di Tutti i Santi, situata nel suborgo di Sant’Antonio Abate. Questo legame storico evidenzia come le comunità si siano evolute nel tempo, mantenendo però una continuità con il passato.

Le strade storiche, come la via Atellana, rappresentano non solo vie di comunicazione ma anche simboli di interazione sociale e culturale. La loro importanza è sottolineata da documenti storici che attestano il passaggio di personalità illustri e eventi significativi, come riportato nei diurnali del Duca di Monteleone, che menzionano viaggi verso Secondigliano nel XV secolo.


In conclusione, Secondigliano è un luogo dove la storia si intreccia con la vita quotidiana, e le sue vie antiche raccontano storie di fede, comunità e cambiamento. La continua esplorazione di questi percorsi storici non solo arricchisce la nostra comprensione del passato, ma ci invita anche a riflettere su come il presente sia modellato dalle esperienze e dalle memorie di coloro che ci hanno preceduti.

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