Quarta Municipalità, lavori stradali lasciati a metà: “Rischio altissimo per i cittadini”

Lavori pubblici lasciati in sospeso, marciapiedi e basolati rimossi senza adeguata messa in sicurezza e un’intera area della IV Municipalità trasformata in un potenziale pericolo quotidiano. È la denuncia di Raffaele Bonetta, capogruppo del PSI, che nelle ultime ore è intervenuto personalmente per segnalare la gravità della situazione.

Secondo Bonetta, la ditta incaricata dei lavori in zona via Colonnello Lahalle, via Francesco Pinto, via Arenaccia e via Alessio Mazzocchi – dove i basolati risultano di competenza della Sovrintendenza – avrebbe eseguito gli interventi senza le necessarie misure di sicurezza, lasciando scavi e tratti sconnessi esposti al passaggio pedonale e veicolare.

“Già cinque o sei giorni fa avevano lavorato anche di notte, ma hanno lasciato un pericolo esagerato. Ho dovuto chiamare la polizia locale e tramite la polizia di Stato sono intervenuti anche protezione civile e altri operatori. Ma la situazione resta critica: nessuno sta vigilando davvero su questi lavori”, ha dichiarato Bonetta.

Il consigliere denuncia in particolare l’incrocio nei pressi del semaforo di piazza Cavour, davanti alla biblioteca comunale:

“Ieri sono rimasto lì dalle 17 fino alle 22 per evitare incidenti. Parliamo di un punto attraversato ogni giorno da migliaia di persone, soprattutto anziani. Abbiamo evitato il morto per miracolo”.

Bonetta sottolinea come, oltre all’assenza di sorveglianza, manchi un coordinamento tra ditta esecutrice, uffici tecnici e municipalità:

“Mi ero già interfacciato con l’ufficio SAT della IV Municipalità, ma al momento non c’è nessuno a vigilare e gli uffici sono in ferie. Intanto i cittadini rischiano seriamente di farsi male”.

Il capogruppo PSI annuncia che continuerà a seguire la vicenda, chiedendo un intervento immediato da parte delle autorità competenti per garantire sicurezza e regolarità nei lavori:

“Non si può accettare che un cantiere aperto diventi un ostacolo mortale per i residenti. La tutela delle persone deve venire prima di tutto”.

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