l patrimonio storico di Secondigliano conserva tracce preziose di trasformazioni politiche, sociali e culturali che hanno segnato la vita del quartiere. Tra queste, spiccano due vicende emblematiche: il cambio dello stemma civico e la nascita delle scuole primarie.
Dal pino ai garofani: lo stemma del municipio
Fino alla fine del Settecento, lo stemma di Secondigliano raffigurava un pino. Con gli sconvolgimenti della Rivoluzione Repubblicana e i moti che ne seguirono, il simbolo venne sostituito da tre garofani. Un mutamento non soltanto grafico, ma dal forte valore politico e identitario: segno dei cambiamenti radicali che la comunità visse in quegli anni turbolenti. Documenti ottocenteschi testimoniano che il nuovo stemma rimase in uso fino al 1880, impresso anche sui timbri comunali.
La scuola tra Settecento e Ottocento
Parallelamente, emerge la difficile storia dell’istruzione. Nel 1741 il parroco Cerasuolo, nella relazione al Cardinale Spinelli, denunciava l’assenza di maestri e scuole organizzate: solo qualche adulto insegnava a pochi bambini a leggere e scrivere, in condizioni definite “una miseria”. Le famiglie, incapaci di mantenere i figli a Napoli, spesso li privavano della possibilità di accedere a un’istruzione adeguata, con il rischio che i giovani imparassero più vizi che virtù.
La situazione iniziò a mutare nei primi decenni dell’Ottocento. Con il regolamento voluto da Ferdinando I di Borbone nel 1819, si fissarono nuove norme per l’insegnamento primario. A Secondigliano il maestro Michelangelo Maria Vitagliano avviò le scuole elementari, poi affidate a Gaetano Errico, futuro santo. Le cronache attestano che nella scuola si insegnavano lettura, scrittura, aritmetica e i principi di grammatica, con particolare attenzione anche alla formazione religiosa.
Una memoria da custodire
La vicenda dello stemma e quella delle prime scuole raccontano due facce della stessa medaglia: da un lato la spinta rivoluzionaria e politica che trasformò i simboli cittadini, dall’altro il lento ma progressivo cammino verso l’istruzione pubblica, strumento di crescita civile. Due percorsi che hanno contribuito a definire l’identità storica di Secondigliano, testimoniando la capacità del quartiere di adattarsi e rinnovarsi pur nelle difficoltà.
