Una strada ostaggio di una baby gang. È la denuncia che arriva da via Cupa Santa Cesarea, a Miano, dove da settimane i residenti vivono nel terrore di gruppetti di ragazzini che, nonostante la giovanissima età – appena dieci anni circa – si aggirano armati di coltelli, disturbano di continuo e seminano danni.
Alberi distrutti, citofoni presi a calci nel cuore della notte, serrande e vetrine danneggiate, negozi nel mirino. Non risparmiano nulla: ogni occasione è buona per infastidire gli abitanti e mettere a soqquadro spazi pubblici e privati.
«Ci sentiamo ostaggi di questi gruppi – denuncia una residente –. Ma i genitori dove sono? È mai possibile che lascino i figli per strada fino alle due del mattino, senza alcun controllo? E dov’erano le pattuglie promesse?».
Il grido di rabbia dei cittadini non si limita alla richiesta di maggiore vigilanza: si invocano telecamere di sorveglianza lungo la strada e all’interno dei parchi, e soprattutto sanzioni dirette alle famiglie dei minorenni che non vigilano sui propri figli. «Se si toccassero i sussidi – aggiunge la residente – forse vedremmo qualche genitore finalmente reagire».
La richiesta è chiara: più controlli, più responsabilità, più tutela per chi lavora e paga regolarmente le tasse. «Non possiamo continuare a vivere così, senza sicurezza e senza risposte», conclude la residente.
