Non si placa la rabbia dei residenti di via Cupa Capodichino e del rione Gescal, alle prese ormai da settimane con continui blackout serali che paralizzano la quotidianità. Le interruzioni elettriche, improvvise o programmate, hanno trasformato le serate in un susseguirsi di disagi e preoccupazioni: frigoriferi spenti, attività commerciali costrette a fermarsi, famiglie costrette a vivere nell’ansia di restare senza luce da un momento all’altro.
“Il quartiere attende risposte chiare e definitive, non comunicati di circostanza – denuncia Giuseppe Alviti, presidente dell’Angpg – La richiesta è semplice: vogliamo tornare a una quotidianità normale, senza vivere nell’incubo di un altro blackout. Qui i cittadini chiedono solo ciò che spetta loro di diritto: un servizio essenziale garantito e continuo”.
Alviti sottolinea come la situazione sia diventata insostenibile, ribadendo la disponibilità della cittadinanza a mobilitarsi contro il gestore elettrico se non arriveranno risposte concrete. “Via Cupa Capodichino e il rione Gescal – aggiunge – non sono zone di serie B. Chiediamo rispetto e la stessa attenzione che meritano tutti i quartieri della città”.
