Secondigliano, la storia di via Duca degli Abruzzi”: dal “Pizzo” a oggi

Secondigliano custodisce, tra le sue strade, tracce di storie lontane e di personaggi illustri. È il caso di via Duca degli Abruzzi, che nel tempo ha cambiato più volte nome: in origine “Piazza del Sambuco”, poi “Strada de Sambuco seu Pizzo”, infine intitolata al Duca degli Abruzzi.

Il titolo odierno ricorda Luigi di Savoia, duca degli Abruzzi (1873-1933), figura di spicco nella storia delle esplorazioni geografiche. La sua carriera fu segnata da tappe memorabili: l’ascensione del Sant’Elia in Alaska (1897), la spedizione artica con la nave Stella Polare (1899-1900), l’esplorazione della catena del Ruwenzori (1906) e quella del Karakorum, dove raggiunse l’altitudine record di 7500 metri. Non solo esploratore, ma anche valoroso marinaio, il duca si distinse nella guerra italo-turca e nella Prima guerra mondiale.

La documentazione d’archivio restituisce passaggi significativi dell’evoluzione della strada. Già nel 1869 fu richiesto un piano regolatore per Secondigliano, e nel 1872 si procedette con una gara d’appalto per la sistemazione della via che collegava il quartiere a Casavatore. Negli anni successivi, varie fonti riportano contratti, catasti e registri che citano la “Strada del Pizzo” e i suoi fabbricati, fino all’ufficializzazione del nuovo toponimo in onore del Duca degli Abruzzi nel primo dopoguerra.

Questa evoluzione racconta non solo la crescita urbanistica di Secondigliano, ma anche la volontà di legare la memoria del territorio a figure di respiro nazionale. O

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