La rassegna Affabulazione – Espressioni della Napoli Policentrica è tornata anche quest’anno con una nuova edizione che mette al centro la cultura come strumento di dialogo tra i quartieri della città. Promossa dal Comune di Napoli e sostenuta dalla Direzione Generale Spettacolo del Ministero della Cultura, la manifestazione si articola in diversi programmi diffusi nei vari territori cittadini, con una particolare attenzione alle periferie. La Municipalità 7 – che comprende Secondigliano, Miano, San Pietro a Patierno e Capodichino – è protagonista con un cartellone che unisce teatro, musica, danza e laboratori, dedicato al tema della Napoli greco-romana.
L’idea alla base di Affabulazione è chiara: restituire centralità a spazi spesso marginali, trasformandoli in luoghi di incontro e produzione culturale. Non a caso molti eventi si svolgono all’interno di chiese, piazze, masserie e persino in ambienti come il Salone degli Aviatori dell’Aeroporto Militare di Capodichino, dimostrando come ogni angolo della città possa diventare scenario di arte e creatività.
Fondamentale in questo percorso è il lavoro dell’Associazione Domenico Scarlatti, che cura il progetto Extra Moenia. Da anni attiva nella promozione musicale e culturale, l’associazione ha fatto della valorizzazione dei beni e delle identità locali la propria missione, sviluppando progetti capaci di coniugare ricerca storica e partecipazione popolare. Il programma prevede concerti, spettacoli e performance che intrecciano linguaggi diversi: dalla musica colta alle tradizioni popolari, dalla danza al teatro di figura. Ogni appuntamento diventa un’occasione per riscoprire la storia antica di Napoli, ma anche per vivere la cultura come esperienza condivisa.
Accanto a Scarlatti, opera il Consorzio Utopia, che con la sezione Neapolis in Transizione. Echi e Visioni ha portato a Miano una tre giorni di spettacoli e laboratori, tra sperimentazione teatrale, danza e attività partecipative pensate per il coinvolgimento diretto del pubblico. È proprio questo intreccio tra arte e formazione a rappresentare il cuore del progetto: i cittadini non sono semplici spettatori, ma diventano coprotagonisti, partecipando a laboratori di recitazione, canto, movimento scenico e improvvisazione.
Il valore di Affabulazione va ben oltre la dimensione artistica. È un progetto che prova a ridisegnare la geografia culturale della città, portando iniziative gratuite e di qualità anche laddove l’offerta culturale è spesso più scarsa. È un modo per riaffermare che le periferie non sono margini da assistere, ma comunità vive, capaci di esprimere bellezza, creatività e identità. Napoli, attraverso questa rassegna, si racconta come città policentrica, fatta di tante anime che dialogano tra loro e che trovano nella cultura lo strumento per crescere insieme.
