In una decisione che segna una delle prime nomine di peso operate da Papa Leone XIV, monsignor Filippo Iannone, finora Prefetto del Dicastero per i Testi Legislativi, è stato scelto come nuovo Prefetto del Dicastero per i Vescovi e contestualmente nominato Presidente della Pontificia Commissione per l’America Latina.
Secondo il bollettino della Sala Stampa della Santa Sede, la presa di possesso dell’incarico è fissata per il 15 ottobre 2025.
Nato a Napoli il 13 dicembre 1957, Filippo Iannone è membro dell’Ordine dei Carmelitani (O.Carm.) e vanta una formazione giuridico-canonistica di alto profilo. Fu ordinato presbitero il 26 giugno 1982. Nel corso della sua carriera ha ricoperto numerosi incarichi di rilievo: difensore del vincolo e vicario giudiziale nel tribunale di Napoli, vicario episcopale, provicario generale, vicario generale, fino all’elezione a vescovo ausiliare di Napoli nel 2001 (titolo di Nebbi) e poi vescovo di Sora-Aquino-Pontecorvo a partire dal 2009.
Nel 2012 Papa Benedetto XVI lo nominò vicegerente della diocesi di Roma, elevandolo all’episcopato con dignità arcivescovile. Nel 2017 divenne segretario aggiunto del Pontificio Consiglio per i Testi Legislativi e nel 2018 ne assunse la presidenza, ruolo che ha ricoperto fino ad oggi.
Durante il suo mandato al Dicastero per i Testi Legislativi, ha partecipato alla riforma del diritto canonico e alle revisioni normative in materia di sanzioni ecclesiastiche, contribuendo a promuovere un approccio più rigoroso e trasparente al regime delle norme nella vita della Chiesa.
Il Dicastero per i Vescovi è una delle strutture centrali nella Curia romana: spetta ad esso, per la Chiesa latina e a eccezione dei territori di missione, la selezione, la nomina e la vigilanza sui vescovi, l’erezione di nuove diocesi, la supervisione del governo delle Chiese locali e l’organizzazione delle visite “ad limina”.
Con la nomina di Iannone, Papa Leone XIV affida a un canonista interno alla Curia il delicato equilibrio fra criteri pastorali e criteri normativi nella scelta dei pastori diocesani. Alcuni commentatori vedono nella scelta un segnale di maggiore attenzione al rigore canonico, unitamente alla continuità con i processi che caratterizzarono il pontificato precedente.
In particolare, il nuovo incarico comporterà per Iannone la responsabilità di proporre nominativi al Papa in vista delle nomine episcopali – ma la decisione definitiva resterà sempre prerogativa pontificia.
Questa nomina si colloca fra le prime scelte “di vertice” del nuovo pontificato e indica una fiducia in Iannone come figura capace di coniugare competenza canonica e sensibilità pastorali.
