Dopo l’esordio intenso e toccante con I tre appuntamenti, Antonio Borsa – informatore farmaceutico napoletano con una spiccata vocazione narrativa – firma il suo secondo romanzo: Profumo di viole sfiorite. Un’opera che mescola introspezione e simbolismo, affrontando temi delicati come la salute mentale, il suicidio e la violenza di genere, con uno stile diretto e confidenziale, capace di arrivare al cuore del lettore.
Un purgatorio che diventa scuola di vita
Il romanzo segue la storia di Ryan, un giovane che, sopraffatto dalla fine di un amore, decide di togliersi la vita. Ma invece di trovare la fine, si risveglia nella Valle, un purgatorio spettrale in cui un Angelo lo guida in un percorso di rivelazioni e incontri. Lì Ryan impara, grazie alle storie di chi ha sofferto senza cedere, che il suicidio non è una soluzione ma una ferita che si propaga. Con un appello diretto al lettore – “Non mollare, potresti cedere sul più bello” – il protagonista diventa portavoce della missione più autentica di Borsa: offrire speranza a chi attraversa momenti di disperazione.
Un autore tra scienza e narrativa
Antonio Borsa, laureato in Scienze Biologiche e in Economia e Management, lavora come informatore farmaceutico, ma ha trovato nella scrittura una via di espressione e condivisione. Se I tre appuntamenti era nato da una vicenda di amore non corrisposto ed era diventato un manifesto contro la violenza di genere, Profumo di viole sfiorite allarga lo sguardo alla resilienza, offrendo una riflessione universale che unisce introspezione personale e impegno sociale.
Il legame con Max Pezzali
Un tratto distintivo del romanzo è l’omaggio musicale a Max Pezzali, icona pop degli anni ’90. Brani come Nessun rimpianto, Come deve andare e Grazie mille diventano parte integrante della narrazione, scandendo il ritmo emotivo della vicenda e fornendo chiavi di lettura simboliche. “Certi capitoli si chiudono, altri se ne aprono” scrive Ryan, riecheggiando il pragmatismo malinconico dell’ex 883.
Un messaggio civile e culturale
Se nel primo libro Borsa denunciava la possessività e la violenza di genere, in questo nuovo lavoro affronta anche il tema del suicidio e della salute mentale, tabù ancora fortemente radicati. Con uno stile asciutto e diretto, l’autore invita a “sposare il proprio dolore e andare avanti”, trasformando la sua narrativa in un atto di resistenza contro il buio. Non mancano pagine che raccontano amori malati sfociati in femminicidio, per ribadire che la cultura e la consapevolezza sono le armi più potenti contro la logica del possesso.
Oltre i libri, l’impegno sociale
Borsa non limita la sua testimonianza alla carta stampata. È attivo in presentazioni pubbliche, incontri scolastici, conferenze e sui social, dove porta avanti una campagna di sensibilizzazione sulla salute mentale, la fragilità maschile e la violenza sulle donne. La scrittura diventa così un tassello di un progetto più ampio, che mira a generare empatia, dialogo e cambiamento.
Chi è Antonio Borsa
Napoletano d’adozione, informatore farmaceutico e atleta di kick boxing, Antonio Borsa è alla sua seconda opera narrativa. Dopo il successo di I tre appuntamenti (La Bussola, 2024), torna con Profumo di viole sfiorite, confermando una crescita stilistica e un impegno costante nel coniugare letteratura e vita.

Anche questo libro è toccante: https://wwayne.wordpress.com/2023/07/01/unamicizia-speciale/. L’hai letto?
"Mi piace""Mi piace"