Per il quarto anno consecutivo Napoli si tinge dei colori e dei sorrisi delle intramontabili Fiat 500. Domenica 5 ottobre torna infatti l’atteso raduno “Napoli in 500”, promosso dai coordinamenti cittadini del Fiat 500 Club Italia insieme alle associazioni I Sedili di Napoli ETS e Progetto Uniforme.
Un appuntamento che, oltre ad esaltare il fascino della mitica utilitaria simbolo del boom economico, rinnova la sua vocazione sociale: l’edizione 2025 sarà infatti dedicata alla raccolta fondi in favore della Mensa dei Poveri della Basilica del Carmine Maggiore.
200 vetture in arrivo da tutta Italia
Sono attese tra le 150 e le 200 vetture provenienti non solo da Napoli e dalla Campania, ma anche da altre regioni come Lazio, Molise, Puglia e Toscana. Un segnale forte del richiamo che la città esercita sugli appassionati di auto d’epoca e sul fascino senza tempo della 500.
Dopo aver toccato in passato scenari prestigiosi come Piazza del Plebiscito, Piazza Mercato e il Lungomare Caracciolo, quest’anno il raduno avrà come cuore nevralgico Piazza Municipio, punto strategico da cui, in un raggio di un chilometro, si possono ammirare Castel Nuovo (Maschio Angioino), il Teatro San Carlo, la Galleria Umberto, il Palazzo Reale, i Quartieri Spagnoli, via Toledo e fino a Piazza del Gesù e Santa Chiara.
La 500, icona di storia e costume
Nata nel 1957, la piccola vettura ha rivoluzionato il modo di vivere l’automobile in Italia, diventando la “city car” per eccellenza e, soprattutto, motorizzando il Paese nel difficile dopoguerra. Oggi resta il simbolo di un’epoca e continua ad emozionare grandi e piccoli, strappando sorrisi al suo passaggio.
“Ci piace andare in 500 e guardare dallo specchietto a chi va più lento”: questo lo slogan che accompagna gli organizzatori, a testimonianza di un impegno che va oltre la semplice passione automobilistica, con l’obiettivo di coniugare raduni, cultura e solidarietà.
Auto storiche e solidarietà
Il raduno “Napoli in 500” non sarà quindi soltanto un’occasione per ammirare le vetture d’epoca, ma anche un momento di partecipazione civica e sostegno concreto per chi vive situazioni di difficoltà. Una domenica in cui il rombo leggero delle 500 diventerà colonna sonora di un grande messaggio: quello della comunità che si stringe attorno ai più fragili, senza rinunciare alla bellezza della storia e della tradizione.
