Un 25enne di origini siriane è stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto dalla Polizia di Stato, poiché gravemente indiziato di ricettazione, utilizzo di documento valido per l’espatrio provento di furto, sostituzione di persona, possesso di documenti falsi e false attestazioni a Pubblico Ufficiale sull’identità personale.
L’operazione è scattata nei giorni scorsi, quando gli agenti del Commissariato Secondigliano, durante un servizio di controllo del territorio, sono intervenuti in una struttura ricettiva nella zona di Capodichino, dopo una segnalazione giunta dal sistema di alert alloggiati.
Giunti sul posto, i poliziotti hanno individuato l’uomo, che aveva tentato di registrarsi utilizzando un passaporto risultato provento di furto, riportante dati e foto di un’altra persona. Durante le fasi dell’identificazione, il 25enne ha inoltre dichiarato agli agenti le generalità riportate nel documento segnalato, tentando così di eludere i controlli.
Al termine degli accertamenti, l’uomo è stato fermato e, nella giornata di mercoledì, l’Autorità Giudiziaria ha convalidato il fermo, disponendo per lui la misura della custodia cautelare in carcere.
L’episodio conferma l’efficacia dei controlli sul territorio e delle sinergie tra le strutture ricettive e le forze dell’ordine, strumenti fondamentali per contrastare attività illecite legate all’uso di documenti falsi o rubati.
