Un tempo, a Secondigliano, era viva una profonda devozione per la Madonna del Rosario, di cui oggi, 7 ottobre, si celebra la festa liturgica. La venerata statua settecentesca, oggi custodita nella parrocchia dei Santi Cosma e Damiano, rappresentava uno dei simboli più sentiti della religiosità popolare del quartiere.
Ogni anno, nella prima domenica di ottobre, il simulacro veniva portato in processione per le strade insieme ai santi patroni Cosma e Damiano. Era un momento di grande partecipazione, che univa famiglie, confraternite e fedeli in un clima di sincera spiritualità e festa.
Particolarmente suggestivo era il rito della vestizione della Madonna, affidato a un gruppo di pie donne del quartiere. L’allestimento avveniva nel vicoletto Padre Gaetano Errico, conosciuto come ’aret ’a Cappella, dove la statua era custodita durante l’anno. Qualche giorno prima della processione, le donne si riunivano per adornarla con abiti solenni, veli e parrucche pregiate, preparandola per essere esposta alla venerazione dei fedeli.
Secondo la memoria tramandata dagli anziani secondiglianesi, la statua era venerata in modo riservato e mostrata pubblicamente solo nel periodo della festa. Le sue parrucche, un intreccio di seta e capelli veri, le conferivano un aspetto delicato e realistico: molti la ricordano bionda, con i boccoli, come un’immagine di dolcezza e grazia.
Oggi, sebbene molte tradizioni siano andate perdute, la memoria di quella antica devozione mariana sopravvive nel racconto e nell’affetto di chi continua a custodire il legame con le proprie radici, testimoniando la profonda spiritualità che ha sempre accompagnato la storia di Secondigliano.
