“Lo sgombero coatto e senza ospitalità delle famiglie poverissime dell’ex Motel Agip è la conclusione amara di una vicenda gestita molto male dall’amministrazione comunale”. È l’accusa mossa dalle famiglie sgomberate dalla struttura di via Roma verso Scampia n. 52, che per anni ha ospitato nuclei in emergenza abitativa.
In una nota, gli ex residenti denunciano come “per oltre otto mesi il direttore generale e il sindaco avevano promesso pubblicamente una sistemazione alloggiativa”, impegno che – sostengono – “non è stato mantenuto”. Per loro, il comportamento dell’amministrazione dimostra “una completa deresponsabilizzazione verso persone abbandonate in una decadente discarica sociale di proprietà pubblica, dove si viveva da dieci a venticinque anni”.
Il recente contributo economico “una tantum” approvato dal Comune non basta, spiegano: “È una soluzione che non risolve – viene sottolineato – perché almeno sedici nuclei dei ventidue rimasti non sanno dove andare, con bambini, disabili e persone malate”.
“Si tratta di famiglie e individui – ricordano – senza reddito stabile, incollocabili nel mercato delle locazioni private di una città come Napoli, stravolta dalla speculazione immobiliare e dall’overtourism. Si è cercato solo di rendere invisibile il problema, ma esso resta. La nostra lotta non potrà che continuare”.
Il caso dell’ex Motel Agip torna così al centro dell’attenzione pubblica come simbolo dell’emergenza abitativa che attraversa Napoli, tra promesse istituzionali mancate e famiglie che chiedono soltanto un tetto e dignità.
