La sede Asl di San Pietro a Patierno  sarà intitolata a Gelsomina Verde: il ricordo diventa impegno civile

Il presidio ASL di viale 4 Aprile, a San Pietro a Patierno, porterà presto il nome di Gelsomina Verde. L’annuncio è stato comunicato   da Gennaro Falco, Direttore dei Distretti 28 e 30 dell’ASL Napoli 1, durante un incontro con le studentesse e gli studenti del Liceo Statale Elsa Morante, promosso dalla Municipalita’ 7 presso la biblioteca Dorso di Secondigliano. Un atto concreto, forte, che trasforma il ricordo di una giovane vita spezzata in un impegno istituzionale quotidiano.
L’iniziativa nasce in un clima di profonda riflessione civile, guidato dall’assessore all’Istruzione della Municipalità 7 Mauro Marotta e dalla preside Giusi Marzochella, insieme a don Tonino Palmese, Presidente della Fondazione Polis.
Il nome di Mina si affiancherà così a quello di un’altra simbolica ferita della città: Gelsomina Verde, uccisa brutalmente dalla camorra a 22 anni nel novembre 2004. Una ragazza semplice, sorridente, che non aveva alcun legame con la camorra e che fu massacrata solo per colpire un’altra persona. La sua morte rappresenta ancora oggi uno dei delitti più atroci della faida tra i clan della zona nord di Napoli. Gelsomina, detta “Mina”, divenne da subito un simbolo di innocenza violata, un volto che la città ha scelto di non cancellare.
L’intitolazione del Presidio ASL assume per questo un valore ancora più profondo: sarà un luogo di cura a ricordare ogni giorno chi non ha ricevuto alcuna cura né pietà. Un presidio che accoglie, protegge e si prende carico della fragilità delle persone, portando il nome di chi è stata colpita dalla violenza più ingiusta.
È un segnale che parla ai giovani, alla comunità, alle istituzioni: trasformare il dolore in responsabilità. Rendere la memoria non un rito, ma una strada che continua. Perché storie come quella di Mina e di Gelsomina Verde restino vive, presenti, generatrici di consapevolezza.
Un modo per ribadire, insieme: per non dimenticare, mai.

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