Nuovo colpo al clan Licciardi: 21 misure cautelari eseguite all’alba

Dalle prime luci dell’alba i carabinieri del Comando Provinciale di Napoli stanno eseguendo una misura cautelare emessa dal gip del Tribunale di Napoli su richiesta della DDA partenopea nei confronti di 21 indagati: 19 misure in carcere (di cui 5 a persone già ristrette) e 2 agli arresti domiciliari.

Gli indagati — ritenuti legati al Clan Licciardi, parte della cosiddetta Alleanza di Secondigliano — sono gravemente indiziati, a vario titolo, dei reati di “associazione di tipo mafioso”, “estorsioni”, “accesso indebito a dispositivi idonei alla comunicazione da parte di soggetti detenuti”, “ricettazione” ed “evasione”, tutti aggravati dal metodo e dalle finalità mafiose.

Secondo gli inquirenti, il clan — da decenni radicato nel tessuto criminale di Napoli, con basi soprattutto nei quartieri di Secondigliano, Scampia, Miano, Chiaiano e San Pietro a Patierno — continua a esercitare un controllo capillare su attività illecite di racket, estorsioni e altre forme di reato tipiche della camorra.

L’operazione rappresenta un duro colpo per l’organizzazione criminale, ma arriva in un contesto dove — come più volte documentato — il clan aveva già mostrato capacità di rigenerarsi: alleanze strategiche con altri sodalizi, infiltrazioni economiche e gestione dei traffici illeciti su scala ampia.

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